domenica 17 giugno 2007

Concerto annullato (Heineken Festival).


Che sfortuna ragazze, dopo aver agognato per mesi questo evento eccezionale (per loro, naturalmente!), è arrivata la tromba d'aria...
Quando si dice la sfiga. Era il primo concerto di Rita, aveva preparato tutto. Biglietti tramite internet e conseguente trepidazione prima del loro arrivo. Le amiche, la cena della sera prima. La mattina, i panini, l'acqua, la macchina fotografica... Per me giorno di ferie, evviva, devo accompagnarle in auto.
E poi la delusione. Pazienza le ho consolate, è un'esperienza in più ho detto loro, poi mi sono ricordato che su qualche blog ho letto che l'esperienza è fatta da una serie di fregature, ma questo non glie l'ho detto, erano troppo sconsolate. A 17 anni!
Per fortuna non si sono fatte male.
Quando sono andate a riprenderle a S.Giuliano, la scena era quasi apocalittica. Un flusso di ragazzi, ordinati e composti (davvero bravi! lo dico sempre io che i giovani sono il nostro futuro e quando li vedo ridivento ottimista!), tutti sconsolati e delusi che sembravano anime del purgatorio in cammino per entrarvi.
In alto un elicottero dei Vigili del fuoco, in basso vigili, polizia, volontari di protezione civile, addetti del 118 e ambulanze, tutto molto ordinato, molto civile!
Meno male che eravamo a Venezia (diciamolo!).
In compenso sono diventato un fan dei Linkin Park anch'io, perchè visto che non hanno potuto suonare nell'unica tournè italiana, le ragazze in auto mi hanno fatto sentire e risentire il loro CD.
Sinceramente sono davvero grandi, mi ricordano il rock dei miei 18 anni, al prossimo concerto ci vado anch'io (a debita distanza dalle figlie eh eh eh...)!

domenica 10 giugno 2007

Bullismo? No, grazie!


La scuola è finita quest'anno in un'escalation di video e scoop di norizie che forse prima, per pudore, venivano nascoste.

Oggi la rete è impietosa, gli stessi autori di fatti e fattacci si autodenunciano pubblicando le prove dei loro misfatti.

Ma se i ragazzi non comprendono le conseguenze delle azioni che compiono, la maggior responsabilità dei loro comportamenti è prima di tutto di noi adulti, in famiglia, a scuola e persino per strada perchè abbiamo il dovere di richiamarli quando è necessario, educandoli alla vita di relazione. Invece, spesso e volentieri si abdica a questo ruolo, difficile ed ingrato, di genitori, educatori, cittadini.
Non sto dicendo che bisogna ritornare alle pene corporali (le bacchettate sulle mani o in ginocchio dietro la lavagna!), ma occorre sicuramente stigmatizzare i comportamenti negativi, perchè se questi sono sempre tollerati, quando i nostri pargoli diventeranno adulti, crederanno che sia assolutamente normale fare violenza, fisica o psicologica, a chiunque non ci sta simpatico!

Questa è ormai una società sempre più decadente e schizofrenica: se a Torino, il 5 aprile, muore un ragazzo perchè i bulletti della scuola lo chiamavano gay, a Palermo un'insegnante rischia di essere condannata a due mesi di carcere perchè ha chiesto al solito bullo che beffeggiava il suo compagno nello stesso modo di Torino, di scrivere sul quaderno "sono un deficiente" per cento volte. I genitori del bulletto hanno anche chiesto 25.000 euro per i presunti danni morali che il loro pargolo avrebbe ricevuto, mentre dell'altro ragazzino nessuno si preoccupa. Eppure dopo i funerali di Torino ci si chiedeva come mai il ragazzino suicida non fosse stato difeso da nessuno...

martedì 5 giugno 2007

La depressione continua...


E' decisamente una fase negativa:

a) il lavoro sta diventando sempre più schifoso;

b) l'organo politico è parecchio skizzato;

c) io sono sempre più skazzato;

d) Anche questo Governo ci sta in......do (però da sinistra...)

d) sto ingrassando;

e) luna rossa perde;

f) le vacanze sono un miraggio;

g) tempus fugit...


Speriamo in bene...

domenica 3 giugno 2007

Italia, quale futuro ?


Quando frequentavo le scuole medie avevo un bellissimo libro (in realtà un'antologia di articoli e brani di letteratura italiana e straniera) che mi ha aperto la mente su una serie di problemi che affliggevano la società. Si intitolava "Quale futuro?".
Sono passati ormai, purtroppo, 40 anni e i problemi sono sempre uguali, anzi no. Si sono aggravati in modo esponenziale con il passare degli anni, basti pensare all'inquinamento dell'ambiente e alla situazione della politica italiana.
Quando avevo 12 anni la parola "ecologia" non era molto diffusa ed era per me incomprensibile. Oggi è diventata una delle parole più usate nel nostro lessico.
Anche le questioni politico-sociali non sono migliorate. Da ragazzi volevamo cambiare il mondo, naturalmente in meglio, pensavamo che avremmo costruito, almeno in Italia, una società più giusta, più libera, migliore insomma di quella che i nostri padri ci stavano consegnando...
In realtà alle mie figlie dico quasi tutti i giorni di studiare bene le lingue e le materie scientifiche per poter trovare un lavoro all'estero, possibilmente nell'Europa del nord.
Che fine abbiamo fatto!
Non c'è davvero da stare allegri.
A volte penso che siamo immersi in una dimensione sbagliata, dove tutto va storto ed il male ha il sopravvento sul bene e penso che da qualche altra parte ci sarà un altro mondo simile al nostro con le stesse persone che, invece, vivono davvero in una situazione bellissima e piacevole, dove tutto fila liscio e tutto va bene ed anche la morte diventa una cosa giusta e buona.
Della serie: Caro amico ti scrivo...

e senza grandi disturbi qualcuno sparirà,
saranno forse i troppo furbi
e i cretini di ogni età.

Buona settimana e speriamo in bene!