Con questo termine si descrivono quelle situazioni in cui una persona non solo non è riconoscente, ma si dimostra cattiva verso colui/colei che gli ha fatto del bene.
E' una cosa più diffusa di quanto, a volte, non si pensi. Ognuno di noi conosce questa storia e magari l'ha vissuta, come si dice, sulla propria pelle.
La settimana santa mi induce questi pensieri, forse perché si parla della storia di Gesù, un uomo tradito e violentato proprio da coloro che stava beneficando.
Credo che tutti potrebbero raccontare qualcosa in merito, ma è davvero una cosa che fa male venire a conoscenza del comportamento ingrato e magari malevolo verso di noi di qualcuno che abbiamo aiutato gratuitamente e senza pretendere nulla in cambio, nemmeno la semplice riconoscenza dell'animo, vero?
Forse chi si comporta male non sopporta di dover essere riconoscente e per questo ci odia...
Raccontatemi la vostra ultima storia di ingratitudine umana.
venerdì 21 marzo 2008
INGRATITUDINE UMANA
Pubblicato da rob alle 3/21/2008 06:07:00 AM
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4 commenti:
oh rob come vorrei tanto raccontarla.. la nostra, quella di mio marito e mia, ha quasi dell'incredibile!!
Ma non posso ...non posso qui...ma credimi se ti dico che fa molto male..più a mio marito che a me, perchè riguarda più lui direttamente ed è stata fatta dalla persona che più ami da piccolo, quella dalla quale non ti aspetteresti mai, una pugnalata alle spalle.
Per giunta hanno continuato a frequentarci sapendo quello che avevano fatto, e senza dirci niente, pure vigliacchi che non si assumono la responsabilità delle loro decisioni...noi l'abbiamo scoperto per caso...e questo ha aggiunto dolore al dolore!
Ciao Rob, passo per augurarti una Buona Pasqua. Auguri di cuore, un abbraccio...:-)
Una storia da raccontare? Ne avrei...ogni giorno sul posto di lavoro con colleghi.A volte non vale la pena di darsi da fare per certe persone.Comunque, io non rimpiango nulla,quello che faccio per gli altri lo faccio volentieri e penso che stiano più male loro che pugnalano alle spalle...Ciao Rob
janas: Buona pasqua cara, l'unico rimedio è quello di Dante, ...non ti curar di lor ma guarda e passa...
Orchideablù: ciao cara grazie infinite per gli auguri che ricambio di cuore. E' vero il tuo atteggiamento è quello giusto, ma a volte non si può proprio fare a meno di rammaricarsi, anche per loro stessi perché è tutta gente con la vita a pezzi e a volte non lo sanno nemmeno loro...
Purtroppo il tempo è fortemente limitato rispetto a prima e riesco sempre meno ad andare sui blog amici, ma arriveranno tempi migliori.
grazie rob, del tuo consiglio..è quello che stiamo cercando di mettere in pratica!
.più che altro abbiamo capito che la capacità di voler bene non nasce dal ruolo che la vita ti dà..perlomeno non per tutti;
una madre non è madre perchè partorisce ..(o perlomeno non solo per quello) e un padre non è un padre solo per il suo seme..un fratello solo per il patrimonio genetico condiviso;
l'arte generosa di amare e dare, di aiutare per il semplice piacere di vedere gli altri felici, l'arte della sensibilità a capire da uno sguardo le difficoltà non dette, non è cosa che si apprende con un titolo..
sono qualità che si hanno e che si sviluppano con 'attenzione ...l'attenzione all'altro e non solo ai nostri egoistici bisogni e necessità! molti parlano di amore..ma è un modo di amare distorto..che pensa all'altro come un oggetto che ti appartiene, come qualcosa che per essere amato si deve uniformare ai tuoi bisogni..difficilmente qualcuno impara ad amare l'altro per la sua unicità d'individuo, senza gelosie ed invidie!
buona Pasqua Rob..Buon mondo migliore a tutti!!
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