sabato 18 dicembre 2010

NEVE - San Donà di Piave - Scuole CHIUSE!

La notizia della chiusura delle scuole di San Donà di Piave e credo della provincia di Venezia è di ieri sera, ma non è stata per nulla comunicata.
Stamane guardando sui siti di Comune e Provincia non si trova nulla.
Solo telefonando ad una scuola, dopo aver tentato alla scuola di mia figlia senza successo (qualcuno ha alzato la cornetta dall'altra parte, ma l'ha subito messa giù...), abbiamo avuto la comunicazione che ieri sera il sindaco-Presidente della Provincia ha adottato l'ordinanza di chiusura delle scuole.
La mancata pubblicizzazione e comunicazione almeno sui vari siti internet rappresenta un tipico esempio di deficienza e negligenza ammnistrativa!!!
E pensare che siamo all'ABC della scienza amministrativa o del buon senso.
Un'ordinanza che dovrebbe avere lo scopo di non far muovere le persone di case per evitare problemi di trasporto è inefficace se non è conosciuta da un gran numero di cittadini...

domenica 18 luglio 2010

19 Luglio 1992 morte di Paolo Borsellino e della sua scorta.


In memoria di Paolo Borsellino e di tutti gli Eroi che hanno fatto grande l'Italia

Uno dei primi post di questo blog, nel maggio 2007, ricordava i giudici Falcone e Borsellino e il titolo era "Italia, paese in agonia.
Sono passati 3 anni dal post e 18 dalla morte di Falcone e Borsellino, la situazione è peggiorata se possibile.
Siamo davvero un popolo disgraziato e l'Italia è davvero un paradiso abitato dai diavoli...
Non ci sono parole per descrivere lo sconforto che mi prende in certi momenti.
Dobbiamo ancora tollerare questo mondo alla rovescia? Dove i buoni e gli onesti sono messi da parte ed anche ammazzati quando tentano di fare giustizia, dove i mafiosi e i golpisti arrivano ad avere il potere di decidere i nostri destini, dove la libertà e la giustizia sono vulnerati tutti i giorni che Iddio ci manda e perdipiù si tenta anche di farci intendere che è il contrario ???
E' proprio dura! Di fronte a tutto ciò mancano le parole e ti passa la voglia anche di continuare a parlarne. In questi giorni apprenderemo che Borsellino è stato ucciso perché aveva saputo della trattativa in corso tra mafia e poteri occulti. Vorrei dire a coloro che hanno rappresentato e che rappresentano le Istituzioni che ci sono cose che non possono essere contrattate con i criminali, anzi che con i criminali non si tratta mai. I criminali vanno solo assicurati alla Giustizia. Con quale coraggio per anni hanno potuto guardare, accarezzare e parlare con i loro figli e le persone care, portandosi dentro un fardello così pesante? Quali principi ed ideali hanno illuminato le loro inutili vite? Magari loro moriranno a novant'anni, nel letto della loro casa con intorno i familiari e gli amici, mentre Falcone, Borsellino, Chinnici, Scopelliti, Cassarà, gli agenti delle scorte e tutti le altre centinaia e centinaia di uomini onesti e giusti, sono stati strappati brutalmente alle loro famiglie, ai loro affetti, alla loro vita giusta ed utile alla società ed allo Stato.

sabato 22 maggio 2010

Oggi l'Italia è così...A proposito di libertà!



mi viene in mente una sola parola: VERGOGNA!

venerdì 21 maggio 2010

martedì 11 maggio 2010

Forno di Coazze (TO) - Cimitero di Guerra dei Partigiani della Val Sangone. 2



LAPIDI

Nomi,
luoghi,
mestieri,
date...
date
senza un nome.
E' una parola
che ritorna
martellante:
"IGNOTO"!
Ma noi,
noi sappiamo
che è stata
rivestita
di un giovane corpo,
immolato,
e che,
in un ultimo sussulto,
si è ritrovato
ad abbracciare
la terra
umida
del vostro sangue.
Quale che sia stato
il vostro ultimo pensiero,
mentre la nebbia scendeva
sui vostri occhi,
su di voi,
sul mondo,
a noi
che veniamo qui
per salutarvi,
eso giunge
in una parola
da continuare a difendere
come una fortezza:
LIBERTA' !

Anna Maria Noto Cannizzo
14 luglio 2003 - Dedicato ai Martiri di Forno di Coazze

Forno di Coazze (To) Cimitero di guerra dei Partigiani della Val Sangone




Dopo qualche anno sono riuscito a tornare ai piedi di queste montagne che hanno visto la lotta per la libertà e la resistenza all'oppressore nazi-fascista, fatta da giovani di tutta Italia ed Europa, per noi e il nostro Paese.
Se l'Italia ha conquistato libertà e democrazia lo dobbiamo a questi giovani che hanno sacrificato la loro giovane vita, senza pensare a se' stessi, ma ai loro compagni e a tutti gli italiani.
Dobbiamo a loro la nostra bella Costituzione Repubblicana, come a loro si deve il fatto che si sia potuto avere una vita libera e democratica, anche se dal 1948 in avanti i tentativi di sovvertire questi principi e persino lo stato democratico di diritto, sono stati sempre più numerosi ed efferati, fino al punto -cosa ancor più grave ed assurda- da provenire anche da gruppi di potere deviati ed inseriti nelle Istituzioni repubblicane.
Per questo la Resistenza deve continuare e non può che essere sempre più vigile tra tutte le persone che si riconoscono nei principi di giustizia, libertà, uguaglianza e democrazia della Costituzione.
La Resistenza, dunque, non è e non deve essere solo un ricordo del nostro passato più nobile della nostra storia di italiani, assieme al Risorgimento che ha portato all'unificazione dello Stato, ma deve essere sempre più viva ed attiva, se vogliamo difendere e salvaguardare i valori sacrosanti di libertà e giustizia che i nostri Martiri hanno perseguito fino all'estremo sacrifico personale.
Ora e sempre Resistenza.

venerdì 23 aprile 2010

Un lettore/lettrice del blog australiano...

Bè la rete è globale, come si dice. Non dovrebbe fare meraviglia.
Eppure il fatto che oggi il mio blog ha avuto un lettore/lettrice australiano mi incuriosisce molto.
Chi sarà? Che avrà pensato leggendo i miei poveri pensieri, ma soprattutto leggendo delle cose italiane...
Sono davvero molto curioso e mi piacerebbe entrare in contatto con lui/lei.
Chiunque tu sia, fatti vivo! Lascia un post, una mail, qualcosa...

mercoledì 21 aprile 2010

Migranti e nuova società


Migranti, lavoratori, cittadini.

Da diverso tempo mi frullano alcuni pensieri in testa.
La situazione della nostra società non è in una fase, diciamo così, particolarmente brillante, anzi. Siamo in un periodo di decadenza, decadenza economica, morale, sociale.
Certo non possiamo, come vorrebbe alcuno, addossare le responsabilità di questo decadimento al fatto che nel nostro Paese sono presenti alcuni milioni di persone provenienti da altri paesi più poveri, che sono venute in Italia in cerca di occupazione stabile, di una nuova vita, di futuro.
Peraltro queste persone aiutano la nostra economia con il loro lavoro, anche se spesso vengono trattate peggio delle bestie, vedi vicenda di Rosarno ed altre situazioni di lavoro nero e di sfruttamento.
Quanto alla criminalità degli immigrati, agitata sempre come uno spauracchio per fomentare l’odio verso lo straniero, le statistiche Istat ci dicono che è leggermente superiore a quella degli italiani, ma si deve considerare anche che molti immigrati entrano da clandestini e sono costretti a vivere di espedienti come ad es. vendere merce illegale.
Alcuni numeri ci aiutano a capire l’importanza del fenomeno per il nostro Paese.
Attualmente gli immigrati contribuiscono, con il loro lavoro, al 9,5 per cento del prodotto interno lordo con circa 134 miliardi di euro di prodotto. I loro versamenti contributivi effettuati all’INPS, nel 2009 sono superiori ai 7 miliardi di Euro, il gettito fiscale (IRPEF) supera i 3,2 miliardi di euro. La Banca d’Italia stima, invece, che agli immigrati vada solo il 2,5% di tutte le spese di istruzione, pensione, sanità e sostegno del reddito, più o meno la metà di quello che assicurano in termini di gettito per l’erario complessivamente.
Vi sembra giusto? A me no.
Credo che l’Italia abbia un grande vantaggio dall’immigrazione, così come l’hanno avuto i Paesi che hanno accolto i nostri emigranti nel passato (ad iniziare da quelli più lontani come USA, Canada, Australia, Paesi dell’America latina). Ricordo un esempio per tutti. Ricordate il programma Apollo che permise alla Nasa ed agli Stati Uniti di arrivare sulla luna? Il direttore di questo programma era Rocco Petrone (lo vedete nella foto del post), figlio di emigrati italiani, dalla Basilicata, precisamente originari di Sasso di Castalda (Pz). Suo padre, operaio ferroviario, morì per un incidente sul lavoro lasciandolo orfano ancora bambino. Sua madre era operaia in una fabbrica di guanti e Rocco dovette darsi da fare per aiutare la famiglia effettuando consegne di ghiaccio. Successivamente entrò per concorso all'Accademia Militare di West Point. Ritornato dal servizio militare in Germania si congedò come tenente colonello e proseguì gli studi iscrivendosi al Massachusetts Institute of Technology dove conseguì nel 1951 il Master degree in ingegneria meccanica a cui poi si aggiunse un honorary doctorate conferitogli dal Rollins College.
Ecco, tutto ciò per dire che in Italia questo non sarebbe possibile per il figlio di una famiglia di emigranti per il semplice motivo che i figli degli immigrati non possono avere, con le leggi vigenti, la cittadinanza italiana e noi non possiamo avere dei nuovi cittadini che potrebbero invece dare il loro contributo alla nuova Patria.
Penso che è ora di finirla di vedere le cose sono nel senso egoistico e sbagliato del pensiero oggi dominante. Vogliamo capire finalmente che questi nuovi cittadini sono una risorsa per il nostro Paese, visto che ormai in Italia, l’indice di natalità è il più basso di Europa e visto che, comunque, queste persone sono tra noi ed è meglio per tutti, oltreché giusto, che, se nati in Italia, siano considerati anche loro cittadini italiani a tutti gli effetti!

venerdì 16 aprile 2010

Dedicato ai genitori della scuola di Adro, al Sindaco e al Parroco

Dal Vangelo secondo Matteo, 20, 1-16

« Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna.
2 Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna.
3 Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano sulla piazza disoccupati
4 e disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono.
5 Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto.
6 Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi?
7 Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna.
8 Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dà loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi
9 Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro.
10 Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero un denaro per ciascuno.
11 Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo:
12 Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo.
13 Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro?
14 Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te.
15 Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?
16 Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi ».

giovedì 15 aprile 2010

IO STO CON EMERGENCY !

Liberi SUBITO Matteo Pagani, Marco Garatti e Matteo Dall'Aira.

Senza se e senza ma...

sabato 10 aprile 2010

Il paese di Pulcinella di Antonio Padellaro


Pubblico sul mio blog l'articolo di fondo del "Fatto quotidiano" del 9 aprile 2010, scritto da un grande giornalista italiano (Antonio Padellaro), uno dei pochi che rimane a far luce nello squallido panorama del giornalismo italiano, oramai votato in maggioranza al più becero servilismo al Potere.

Credo che questo articolo riassuma ed esponga, molto semplicemente, l'attuale situazione del nostro Paese. Purtroppo, solo coloro che non vogliono vedere, sentire e parlare non lo capiscono. Stiamo attenti perché, come sempre accade nella storia dell'uomo, quello che non si vuole né vedere, né sentire, né capire, prima o poi, si imporra tragicamente ai nostri occhi e alle nostre orecchie.


Nel paese di Pulcinella, ministri con le pezze al sedere e un buco da cinque miliardi dibattono di grandi riforme, presentano bozze e bozzetti e il più comico della compagnia (quello che dà fuoco a una tonnellata di carta asserendo che sono 375 mila leggi) si autoproclama giureconsulto. Intanto Pulcinella si fa una scampagnata in Toscana dove compra la ventesima villa dopo aver ottenuto la trentesima immunità (mentre esultano i giornalisti di Pulcinella lieti che Pulcinella abbia fatto "marameo ai giudici" e a tutti i fessi che rispettano le leggi). Nel paese delle Cause Perse augusti consessi di eruditi studiano, vagliano e scandagliano la trentesima firma sotto la trentesima legge di Pulcinella onde appurare se trattasi di firma che afferma, di firma che conferma o se la firma era malferma. Nel paese di Arlecchino, l’opposizione di Pulcinella festeggia la quarta sconfitta elettorale e la perdita di quattro Regioni in una botta sola perché poteva andare peggio. E in attesa della quinta, sesta e settima sconfitta intavola dialoghi con Pulcinella con cui tesse la tela in un clima sereno per il bene delle istituzioni nella più larga condivisione, amen.Intanto si asfalta la strada di Pulcinella al Quirinale dove quando giungerà potrà firmarsi da solo altre trenta immunità senza tante storie (e già i giornalisti di Pulcinella suonano allegri le trombette, perepé perepé). Nel paese dei Quaranta Ladroni, a decidere le leggi sono gli avvocati di Alì Babà per fare marameo ai giudici e dare impunità ai Ladroni. Nel paese dei Balocchi, le squadre truccano a turno i campionati e vince chi riesce a non farsi beccare. In questo strano paese la gente osserva e fa finta di nulla. Fino a quando ne avrà abbastanza dei pulcinella e degli arlecchini, delle finte riforme, dei buchi di bilancio, dei giornalisti con le trombette, dei ladroni e degli augusti consessi che passano il tempo a spaccare capelli su questa o quella firma. E così sia.

Da il Fatto Quotidiano del 9 aprile

venerdì 26 marzo 2010

Rai per una notte. W la democrazia e la libertà. Riccardo Iacona.

Un grande discorso di Riccardo Iacona, purtroppo interrotto senza motivo da uno che non sapeva cosa dire...

Mario Monicelli, Un grande Maestro!

Ieri sera a Rai per una notte è intervenuto il Grande Maestro Monicelli.
Purtroppo, temo che la diagnosi sia più che giusta.
Dico purtroppo, perché io sarei sempre per una soluzione la meno violenta possibile.
Gli italiani di oggi sono però proprio così.
Il risorgimento non è bastato, non è bastata nemmeno la guerra di resistenza al nazifascismo. Siamo scesi sempre più in basso.
Il riscatto è doloroso... Sostiene Monicelli.

lunedì 8 marzo 2010

Sandro... Quanto ci manchi !!!

Parole quanto mai attuali, parole suffragate da una vita cristallina e conseguente.
Scoprite le differenze con l'attualità!!!

sabato 6 marzo 2010

Il danno


Ormai il danno è fatto. Lo stato di diritto in Italia è finito. Con l'approvazione del decreto legge governativo e la contro firma del presidente della Repubblica, è stata sancita la possibilità che le regole, le norme di legge non valgono per tutti i cittadini a prescindere dalla loro condizione sociale, istituzionale, lavorativa.
I cittadini non sono più tutti uguali davanti alla legge e la legge non è uguale per tutti.
Per alcuni la si può interpretare, a posteriori peraltro, a piacimento, ad libitum, in modo quindi, che non sia vincolante per lor signori.
Quante volte sono state escluse liste elettorali per irregolarità, per ritardo o per qualsiasi altro vizio, anche solo di forma che, come dicevano i giuristi fino a poco tempo fa, in queste materie (elettorali) è anche sostanza, perché trattasi di regole fissate a presidio della stessa democrazia e non è successo nulla solo perché è normale rispettare queste regole.
Si è sovvertita la realtà e solo poche voci sono rimaste a difenderle. Credo che se non ci fosse la rete e un paio di giornali, non avremmo più nemmeno un'informazione puntuale sui fatti. Basta seguire qualche telegiornale per rendersene conto ormai.
Negli altri Paesi del Mondo, non ridono più guardando alle nostre vicende, ma sono abbastanza preoccupati. Forse tra un po' ci manderanno anche gli osservatori ONU per verificare che le elezioni siano davvero libere, come si fa con i Paesi che emergono dalle dittature...
Non ci rimane che resistere, resistere, resistere, come aveva detto il procuratore della Repubblica di Milano, Borrelli, nell'inaugurazione dell'anno giudiziorio 2002, già 8 anni fa, a dieci anni da mani pulite!
Grazie a tutti i nostri signori politici, affaristi di tutti i partiti, che ci hanno ridotto in questo stato, ora l'ultima parola è ai cittadini, che potrebbero dare con le prossime elezioni un segnale fortissimo a lor signori, speriamo che sarà così.

mercoledì 3 marzo 2010

POVERA PATRIA 1991

19 anni orsono, Franco Battiato scrisse questa bella, quanto amarissima canzone che illustrava i mali dell'Italia di quel periodo, dopo ci fu la stagione di "Mani pulite".
Dopo 19 anni, ho ritrovato su Youtube un bel video, con immagini molto eloquenti dell'Italia di oggi e la musica di "Povera patria". Chissà se ci sarà ancora un'altra stagione di "Mani pulite" ???

giovedì 4 febbraio 2010

Un giorno di ordinario silenzio/assenso

Questo testo amarissimo, mi è stato inviato per email dalla mia amica Mirella D. D. lo condivido totalmente.


Mattino. Scendi le scale. Porti la spazzatura nei bidoni differenziati. In ognuno ci sono rifiuti di ogni tipo.

Esci in strada. Le strisce pedonali occupate da un Suv. Lo aggiri. Attraversi.

Fermata dell'autobus. Macchine parcheggiate sull'area di sosta del mezzo pubblico. 15 metri a destra per trovare un varco e salire.

Un fumatore in attesa butta il pacchetto vuoto sul marciapiede.

Nell'autobus rubano un portafoglio a una signora. Osservi, taci (e se avesse un coltello?).

Attraversi una piazza. Cani che cagano su un prato riservato ai bambini.

Semaforo rosso, in mezzo alla strada una buca. Un motociclista potrebbe ammazzarsi. Qualcuno avvertirà i vigili.

Bar. Frasi nell'aria: "Berlusconi e la giustizia a orologeria", "Di Pietro terrorista". Perché discutere?

Tossisci, l'aria è irrespirabile. Qualcuno ci penserà.

Apri una busta della banca. Il tasso di interesse è ridotto allo 0,1%. Per il mutuo sull'appartamento il tasso è invariato al 9%.

In ufficio non hanno rinnovato il contratto a venti colleghi a tempo determinato. I dirigenti sono al loro posto.

Il Senato approva il processo breve.

Napolitano scrive una lettera alla vedova Craxi: "Pagò con durezza senza eguali". Latitante, non un giorno di prigione e miliardi rubati agli italiani: durezza senza eguali?

Un tuo conoscente è morto sul lavoro, scivolato da un tetto. Nessuno lo ricorda, era solo una brava persona.

Poste, coda di mezz'ora. Un pagamento alla Agenzia delle Entrate di 35 euro per una contestazione sul calcolo delle tasse di tre anni prima.

Dal vetro, sporco, degli uffici postali intravedi una Ferrari.

Un pensionato spiega a un altro che lo Scudo Fiscale ha fatto rientrare i capitali in Italia.

Loda Tremonti. Sai che i soldi non sono rientrati, che sono capitali di mafiosi, di corrotti e di evasori totali ripuliti con il 5% allo Stato.

Guardi avanti a te. Paghi. Metropolitana. Un bambino di forse cinque anni suona il violino. Chiede la carità. La gente guarda sopra.

Domani ci sarà un altro bambino schiavo al suo posto e nessuna autorità in giro. Cammini verso casa.

Costeggi il fiume a piedi. Sulle rive, cassette di frutta e sacchetti di plastica. L'acqua di colore nero brunastro. Chi sarà ad inquinare? Qualcuno interverrà.

Uno scivolo per portatori di handicap è occupato, come tutti gli altri a vista d'occhio.

Nel prato di fronte a casa ci sono delle gru. Uno stabile di venti piani. La luce non entrerà più dalla tua finestra. Accenderai la luce. Ora la spegni, è tardi.

La tua giornata di ordinario silenzio/assenso è finita.

mercoledì 6 gennaio 2010

Giù le mani dalla Costituzione.

Lo scrivo ora in tempi non sospetti, o forse già troppo sospetti...
Chiunque voglia cambiare il titolo primo della Costituzione è sicuramente un attentatore delle libertà fondamentali dell'uomo.
Infatti, i primi articoli della nostra Costituzione rispecchiano la dichiarazione universale dei diritti umani del 1948. Essa contiene disposizioni sulla tutela della persona umana che sono sicuramente le più avanzate che si possa pensare di avere, ancora oggi e per lungo tempo.
Chiunque pensa di poterla cambiare, limitando i diritti di uguaglianza e di libertà, dovrà assumere su di se' responsabilità storiche pesantissime.
Lo voglio affermare oggi, dal mio piccolissimo blog, affinché non ci siano equivoci.
La libertà non ha prezzo e sarà difesa a qualsiasi prezzo.

http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2412448&yy=2010&mm=01&dd=05&title=liberta_e_diritti_della_person