Speriamo che dopo i pur importanti ballottaggi delle elezioni amministrative, si riparli dei referendum che, per ora, sono completamnete scomparsi dai media.
Naturalmente da quelli filogovernativi non ci si potrebbe aspettare altro, si pensi che il Governo ha deciso di spendere 400 milioni di euro in più per farli in una tornata elettorale separata e lontana dalle elezioni amministrative proprio per cercare di non far realizzare il quorum di validità dei referendum.
Questi 400 milioni sono stati finanziati con un aumento delle accise (tasse) sui carburanti, ma nessuno lo dice, guarda un po'...
Perché i referendum sono ancora più importanti, ora che la gente a partire di Milano si rende conto che una svolta è possibile?
Perché darebbero il definitivo colpo del Ko al Governo ed anche perché eviterebbero la svendita di questo nostro disgraziato Paese alle multinazionali (dell'acqua e dell'energia nucleare) e affermerebbero (se ve ne fosse bisogno e, purtroppo, c'è bisogno!).
A proposito, della famosa riforma fiscale si sa qualcosa? Niente, non pervenuta!
In un Paese dove il 93% (avete letto bene il 93% dei quasi 147 miliardi annui di gettito fiscale sono pagati da dipendenti e pensionati, mentre professionisti, lavoratori autonomi e imprenditori ne pagano solo il 7% (dati agenzia delle entrate sui redditi 2009 - vi rendete conto?) se non ci si rende conto tutti che la riforma fiscale è un'emergenza peggio dei rifiuti di Napoli, allora di che parliamo???
Maggiori informazioni sul sistema fiscale italiano qui: Associazione art. 53
sabato 21 maggio 2011
Referendum 12 e 13 giugno - se ne sente parlare?
Pubblicato da rob alle 5/21/2011 07:29:00 AM
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