L'ultimo post di fine anno, di questo mio primo anno di blog (7 mesi per la precisione), voglio dedicarlo a una questione che ritengo importante, anzi vitale per tutti.
Ho sempre pensato che l'eccessiva flessibilità e precarietà nel lavoro fosse una grave ferita inferta alla società nel suo insieme, ora che posso vederne gli effetti da una posizione privilegiata, ne ho la certezza assoluta.
Non è vero che i contratti di lavoro atipici e flessibili abbiano dato impulso all'economia e creato nuovi posti di lavoro.
Non è vero che questi contratti abbiano dato più opportunità ai giovani e fatto emergere il lavoro nero.
E' vero, invece, il contrario.
I lavoratori "flessibili" non hanno diritto a ferie, malattie, permessi, diritti sindacali ecc. non sono lavoratori con pienezza di diritti, sono gli schiavi moderni.
Il sistema ha sicuramente aumentato i profitti degli imprenditori che, comunque continuano a lamentarsi sempre del costo del lavoro e continuano a delocalizzare aziende e posti di lavoro, ad assumere in nero oppure a simulare contratti atipici laddove si è in presenza di rapporti di lavoro subordinati e a tempo indeterminato.
Inoltre, questi imprenditori sciagurati, che hanno fatto molti soldi, non investono nel capitale umano, non investono nella ricerca e, quindi, nel futuro delle loro aziende. Cercano solo di avere contributi statali ed agevolazioni, scaricano buona parte dei loro costi aziendali e del rischio di impresa sulla società, cioè sui cittadini contribuenti che non possono esimirsi dal pagare le tasse. E' un comportamento che potrebbe definirsi "prendi i soldi e scappa" ed è imprenditoria da rapina senza nessun fine sociale e, come tale, essa dovrebbe essere penalizzata e stigmatizzata dalle leggi vigenti. Invece questo non avviene, anzi si continua a dire che le imprese hanno bisogno di aiuti.
Le conseguenze di questa situazione cominciano ad essere evidenti e ci saranno costi sociali dirompenti per questi comportamenti non ortodossi.
Il senso di precarietà, di insicurezza e di sfiducia nel futuro che le giovani generazioni stanno vivendo non porterà a nulla di buono. Passerà la logica del tanto peggio, tanto meglio ed aumenteranno disgregazione sociale e comportamenti criminosi.
Chi ci governa ha dimenticato che la nostra bellissima Costituzione (che nel 2008 compie 60 anni) esprime, in materia di lavoro, alcuni principi sacrosanti ed assolutamente inderogabili per la dignità umana.
Li voglio ricordare a me stesso:
Art. 1 L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
Art. 4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto....
Art. 35. La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.
Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori....
Art. 36. Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.
E per finire un articolo che riguarda l'attività economica e imprenditoriale:
Art. 41. L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.
Ecco, non mi sembra che questi principi siano attualmente rispettati.
Infine, l'ultimo pensiero dell'anno va a tutti quei poveri morti sul lavoro (migliaia ogni anno), che la mattina sono usciti di casa, baciando le mogli e i figli, naturalmente, come me ed altri milioni di lavoratori, e invece hanno perso la vita perché qualcuno, come a Torino, ha ritenuto che le misure e i sistemi di sicurezza costassero troppo e non valesse la pena di spendere soldi per salvare le loro vite.
venerdì 28 dicembre 2007
Dedicato al lavoro, ai giovani e al futuro.
Pubblicato da rob alle 12/28/2007 06:14:00 PM
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19 commenti:
L'incertezza del posto di lavoro rende tutto più fragile, più incerto. Come puoi pensare di fare un figlio, quando la maternità significa licenziamento sicuro? Come puoi pensare di lasciare la casa di mamma e papà, quando un mutuo o un'affitto costano come il tuo stipendio da precario? Già, tutte cose che conosciamo bene tutti, ma che fare?...niente, poco o niente. Sembra una selezione naturale alla Darwin: solo i più scaltri sopravviveranno. Solo quelli che sapranno cambiare più in fretta e in modo più adattivo, ce la faranno. Peccato che questo adattamento non tiene conto di moralità, lealtà, onestà...in questo mondo che sta cambiando i suoi valori, come tici tu, caro Rob, ci stiamo vendendo il futuro...
Nikita
Caro Rob,
in Italia la figura dell'imprenditore illuminato non esiste. Qualsiasi legge verrà fatta a tutela del lavoratore, verrà di conseguenza raggirata dal datore di lavoro in suo favore.
Vedi tutte le leggi passate e attuali.
Purtroppo mi rendo conto che di certezze oggi nel nostro paese ce ne sono poche.
Mi padre era entrato giovane in un'azienza e nella stessa è andato in pensione, oggi non è certa neanche la continuatà del proprio posto a tempo "indeterminato".
Mi unisco al pensiero rivolto alle vittime delle morti bianche, oggi in particolare, visto che c'è stata la settima vittima del rogo di Torino. Aveva solo 26 anni.
Buona Anno a te e a tutta la tua Famiglia.
Non posso far altro che condividere le tue amare considerazioni.
La precarietà rende il lavoratore schiavo del padrone.
Adesso tutti piangiamo per i morti di Torino, ma la colpa di quelle morti sta anche e soprattutto in questo.
Ti faccio gli auguri con questo motto:
"Un altro mondo è possibile"
Buon 2008 anche a te
La situazione mi sembra critica e difficilmente risolvibile. Anzi mi sembra che si vada sempre in peggio. In queste situazioni poi viene fatto del terrorismo nel senso che chi subisce sta zitto perchè a paura di essere licenziato. E sopporta
Virgilio
"..Non è vero che questi contratti abbiano dato più opportunità ai giovani e fatto emergere il lavoro nero.
E' vero, invece, il contrario.
I lavoratori "flessibili" non hanno diritto a ferie, malattie, permessi, diritti sindacali ecc. non sono lavoratori con pienezza di diritti, sono gli schiavi moderni.
Il sistema ha sicuramente aumentato i profitti degli imprenditori che, comunque continuano a lamentarsi sempre del costo del lavoro e continuano a delocalizzare aziende e posti di lavoro, ad assumere in nero oppure a simulare contratti atipici laddove si è in presenza di rapporti di lavoro a tempo indeterminato..."
Infatti, NON E' VERO!
Infatti è DISUMANO..
Infatti.. hai ragione, troppa!
Caro Rob, un Felice, Buon Anno Nuovo a te ed ai tuoi cari.
Nikita: abbiamo già parlato e siamo d'accordo su tutto, il grave è che purtroppo si sa cosa si dovrebbe fare, ma non si fa.
Il Mari: spero che le cose vadano meglio a cominciare da Torino...
Buon anno anche a te, pieno di soddisfazioni e di lavoro (a casa e fuori).
Franca: Le cose che dici anche tu ci portano un'amara considerazione: purtroppo i nostri governanti, nostri rappresentanti -diciamo così- evidentermente non conoscono o non vogliono conoscere le nostre istanze e, quindi, poco ci rappresentano.
Virgilio: Ben arrivato, è vero c'è anche il ricatto sempre più forte dei datori di lavoro.
Dama verde: Diciamo che si sta cercando di togliere la dignità umana alle persone, il che è davvero disumano... Grazie per gli auguri che ricambio affettuosamente.
Ciao rob..innanzi tutto...Buon Anno e un abbraccio forte :-)
Per quanto riguarda questo tuo post avrei tante cose da dire sull'art 36...,sul riposo sett... Il bello è che ti dicono " Se ti va bene è così altrimenti ci son tante persone in cerca di lavoro!!! "
E'proprio vero che siamo numeri e non persone...
Spero solo che il 2008 illumini la mente degli imprenditori, titolari ecc ecc
:-)
magnifico post....
speriamo bene, caro rOb! :)
un sereno e felice anno!!!! ;)
Orchideablù: ciao carissima, capisco bene dicosa parli, credo che davvero occorre correre ai ripari. Ci viene prospettata una società senza futuro.
Mimmo: grazie mi dispiace davvero per voi giovani, quando ci penso (e penso anche alle mie figlie) ci sto davvero male.
buon anno rob!!!
Rob, innanzitutto buon anno in tutti i sensi..... ti auguro un anno straordinario... te lo meriti.
Commento volentieri le tue indignazioni, anche perchè il tema mi sta veramente a cuore essendo parte di un sistema commerciale ..
Innanzitutto è vero quanto affermi sul lavoro precario, d'accordo su molto.. ma devi riconoscere che nell'immediatezza di una esigenza familiare di tipo economico, il precariato permette a giovani e 40 enni di tentare e/o ritentare un approccio con il mondo del lavoro e un ritorno di tipo economico, anche se non all'altezza delle reali esigenze economiche del soggetto; certo un disoccupato intanto lavora... nel mentre potrà cercare una sistemazione più adeguata o continuare a formarsi frequentando corsi o altro. Diciamo che andrebbero riviste e migliorate molte situazioni correlate...
E' vero che le aziende non investono nelle risorse umane, ma è pur vero che se una azienda di dimensioni medie del mezzogiorno, ad esempio, non preferisse investire sul futuro della stessa azienda, chiuderebbe entro poco tempo, con conseguente disoccupazione di centinaia di impiegati con famiglie al seguito.
Art. 36 ... pensa che io non ho avuto mezze giornate libere nè ore libere per tutto il mese di dicembre tranne l'8 e il 25-26 ..
ho spesso cercato di ribellarmi a questa situazione ma i miei colleghi per paura di ritorsioni (mobbing) mi hanno lasciato solo...
Insomma quello che intendo dire è : assodati i limiti della legge Biagi e l'anacronismo di alcuni articoli della nostra costituzione, credo che il governo abbia al momento tralasciato parecchi temi; credo anche che dovrebbe esercitare controlli più capillari, severi e soprattutto AUTOMATICAMENTE e non solo a seguito di denuncie anonime fatte da dipendenti o privati...
Che ne pensi??
Scusa la prolissità.... ti abbraccio
Ciao Kniendich: un abbraccio a te, buon anno e bentornato dopo il tour de force natalizio.
Credo che l'argomento sia davvero spinoso e problematico, ma non mi voglio sottrarre alla discussione.
Anzitutto, negli altri Paesi europei, non mi risulta che il precariato si sia spinto fino ai livelli italiani. Ho notizie molto diverse anche in merito alla serietà dei datori di lavoro che vengono sanzionati come si deve se si comportano fuori dalle regole.
In Italia, invece, l'elusione delle regole (che non significa ancora illegalità) è addirittura codificata nei contratti di lavoro. Gli ispettori che vanno a controllare nelle aziende, a volte, hanno le mani legate perchè gli stessi contratti di lavoro, permettono oggi delle cose assurde: del tipo ti assumo come inserviente ed addetto alle pulizia (e ti pago con il conseguente stipendio) e poi ti adibisco ad altri lavori (impiegato amministrativo) perché il ccnl mi permette di farlo per periodi non prevalenti della prestazione di lavoro (ma questo non è controllabile, no?).
In questo modo il lavoratore, magari fa un lavoro più qualificato, ma viene pagato per molto meno e ha minori contributi, a fine carriera minore pensione.
Ce ne sarebbe da dire, sai ?
anche di quei ragazzi che si ritroveranno a 60 anni con il 30/40% dello stipendio come pensione. Ma come faranno a sopravvivere con 4/500 euro al mese ? Certo non li aiuteranno i figli che non avranno potuto avere a causa della precarietà, nè tantomeno avranno un tetto, perché nessuna banca gli avrà concesso un mutuo.
Quanto alla Costituzione (avrai notato che scrivo sempre con la C maiuscola) per me è uno dei migliori testi di educazione civica in assoluto ed è più che mai attuale, forse anacronistici sono le nostre mezzetacche di politici (tutto minuscolo!).
Bentornato Kniendich, ora vogliamo rileggerti.
Un abbraccione.
Buon anno Skiopone, ben tornata.
Ora a dieta, cara, vero???
Mio caro, su queste sfumature mi trovi del tutto in accordo... certo un impiegato amministrativo dovrà senz'altro mettere una firmetta quà e là su qualcuno dei documenti che gli passeranno sotto mano "addetto alla pulizia" o altro... quindi controllando ogni minimo foglio archiviato in azienda (fatture,scadenze,copie varie, controlli di magazzino, ecc.ecc.), per intenderci come fa la Finanza quando si tratta di recuperare somme non corrisposte, si potrebbero tirare le somme anche di questi beceri escamotages che imprenditori senza scrupoli portano avanti... certo in questo caso lo Stato guadagnerebbe poco...
A presto carissimo..
... forse le onoreficenze non sono di tuo gradimento ..ma tant'è.. sei finito nominato nel mio blog!
Saluto Janas
Aum!! allora cercherò di trasmetterti un pò di energia positiva per via telematica ok?
la senti?
Respira profondamente... concentrati sul respiro... allontana da te ogni pensiero... devi concentrarti solo sul respiro....
beh almeno un sorriso??
Certo sono qui a fare meditazione zen.
Grazie per ora.
om mane padme uum.....
Meditazione, dunque... ottima idea..
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