giovedì 19 maggio 2011

La Costituzione e noi cittadini

Un anno fa, in occasione del 25 aprile, scrivevo il testo che segue in forma di lettera ad un quotidiano.
Come vi sembra la situazione ad un anno di distanza?


Ieri il Presidente del consiglio, nel suo discorso televisivo, dopo aver parlato di una fantomatica "festa della libertà" - naturalmente si riferiva all'anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo, ma era troppo fatica dirlo bene- ha annunciato di voler modificare profondamente la Costituzione perchè i tempi sono maturi.
Io credo invece che i tempi non siano affatto maturi e che la Costituzione occorra ancora metterla in pratica . Anche e soprattutto nella parte che dice: "L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro".
Per fare cambiamenti così sostanziali (come il presidenzialismo) è necessario che si esprima la sovranità popolare sulla base dell'elezione di un'assemblea costituente/Parlamento la quale abbia indicazioni precise dagli elettori.
Oggi abbiamo bisogno, anzi estrema necessità di riformare nuovamente il mercato del lavoro e le leggi che lo governano, perché sono 15 anni che si fanno grandi regali alle imprese, con contratti atipici per tutti i gusti, e senza alcuna garanzia per giovani e lavoratori in genere. Il mercato nero del lavoro è ormai la regola e l'evasione sia contributiva che fiscale ha raggiunto livelli unici in Europa. Se questa situazione perdurasse nel tempo darebbe il via, fra qualche anno, ad una società estremamente disgregata e senza futuro.
Tutto il resto è fumo ...

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