venerdì 28 dicembre 2007

Dedicato al lavoro, ai giovani e al futuro.

L'ultimo post di fine anno, di questo mio primo anno di blog (7 mesi per la precisione), voglio dedicarlo a una questione che ritengo importante, anzi vitale per tutti.
Ho sempre pensato che l'eccessiva flessibilità e precarietà nel lavoro fosse una grave ferita inferta alla società nel suo insieme, ora che posso vederne gli effetti da una posizione privilegiata, ne ho la certezza assoluta.
Non è vero che i contratti di lavoro atipici e flessibili abbiano dato impulso all'economia e creato nuovi posti di lavoro.
Non è vero che questi contratti abbiano dato più opportunità ai giovani e fatto emergere il lavoro nero.
E' vero, invece, il contrario.
I lavoratori "flessibili" non hanno diritto a ferie, malattie, permessi, diritti sindacali ecc. non sono lavoratori con pienezza di diritti, sono gli schiavi moderni.
Il sistema ha sicuramente aumentato i profitti degli imprenditori che, comunque continuano a lamentarsi sempre del costo del lavoro e continuano a delocalizzare aziende e posti di lavoro, ad assumere in nero oppure a simulare contratti atipici laddove si è in presenza di rapporti di lavoro subordinati e a tempo indeterminato.
Inoltre, questi imprenditori sciagurati, che hanno fatto molti soldi, non investono nel capitale umano, non investono nella ricerca e, quindi, nel futuro delle loro aziende. Cercano solo di avere contributi statali ed agevolazioni, scaricano buona parte dei loro costi aziendali e del rischio di impresa sulla società, cioè sui cittadini contribuenti che non possono esimirsi dal pagare le tasse. E' un comportamento che potrebbe definirsi "prendi i soldi e scappa" ed è imprenditoria da rapina senza nessun fine sociale e, come tale, essa dovrebbe essere penalizzata e stigmatizzata dalle leggi vigenti. Invece questo non avviene, anzi si continua a dire che le imprese hanno bisogno di aiuti.
Le conseguenze di questa situazione cominciano ad essere evidenti e ci saranno costi sociali dirompenti per questi comportamenti non ortodossi.
Il senso di precarietà, di insicurezza e di sfiducia nel futuro che le giovani generazioni stanno vivendo non porterà a nulla di buono. Passerà la logica del tanto peggio, tanto meglio ed aumenteranno disgregazione sociale e comportamenti criminosi.
Chi ci governa ha dimenticato che la nostra bellissima Costituzione (che nel 2008 compie 60 anni) esprime, in materia di lavoro, alcuni principi sacrosanti ed assolutamente inderogabili per la dignità umana.
Li voglio ricordare a me stesso:
Art. 1 L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
Art. 4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto....
Art. 35. La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.
Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori....
Art. 36. Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.
E per finire un articolo che riguarda l'attività economica e imprenditoriale:
Art. 41. L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.
Ecco, non mi sembra che questi principi siano attualmente rispettati.
Infine, l'ultimo pensiero dell'anno va a tutti quei poveri morti sul lavoro (migliaia ogni anno), che la mattina sono usciti di casa, baciando le mogli e i figli, naturalmente, come me ed altri milioni di lavoratori, e invece hanno perso la vita perché qualcuno, come a Torino, ha ritenuto che le misure e i sistemi di sicurezza costassero troppo e non valesse la pena di spendere soldi per salvare le loro vite.

martedì 25 dicembre 2007

Per la serie una persona speciale da non dimenticare.


Non tutti conoscono la vita e le opere di Bernard Moitessier. Oggi che è Natale voglio ricordarlo.
Bernard ha vissuto una vita molto avventurosa e piena di significato perchè ha avuto il coraggio di prendere decisioni molto difficili e scomode per un uomo "moderno".
Appassionato di navigazione a vela, nel 1968 partecipò alla prima regata intorno al mondo per solitari: la Golden Globe, organizzata dal giornale inglese Sunday Times. Chi avesse vinto questa regata avrebbe avuto gloria perpetua, soldi e una carriera assicurata nel sail system mondiale.
Bernard, che era in testa dopo aver doppiato i tre capi (capo buona speranza, capo Leuween e capo Horn, decise di rinunciare al premio in denaro e a tutto il resto e proseguì la sua corsa verso la polinesia francese e Tahiti. Lì rimase a lungo per ritrovare il senso della vita e poi continuò a veleggiare per i mari di tutto il mondo.
Perchè ricordarlo oggi, direte voi.
Bernard, non era cattolico, né di alcuna religione in particolare, era un uomo libero anche in questo, però sosteneva che il bene che si fa al nostro prossimo fa bene a chi lo fa, migliora il mondo e prima o poi ritorna a noi sotto altre forme.
Se tutti, o almeno molti, la pensassero così, il mondo sarebbe migliore.
I libri di Bernard Moitessier, che ho letto dai 18 ai 30 anni e che consiglio a tutti di leggere, hanno contribuito alla mia visione del mondo, anche se non ho avuto il coraggio di fare scelte drastiche come le sue.
Buon Natale Bernard, dovunque tu sia, grazie di tutto.

sabato 15 dicembre 2007

I figli provano ad educare i genitori...


Questa notizia conferma la mia tesi che saranno due cose a salvarci: a) le nuove generazioni; b) l'informazione libera.

A Ponte ad Elsa (dove abita un mio ex collega di lavoro, bravo e simpatico), vicino Empoli, c'è una piccola società di calcio giovanile (per ragazzini dagli 8 ai 12 anni) che ha deciso di scioperare contro la violenza. Non contro la violenza nel calcio in generale, ma contro la violenza dei loro genitori che durante le loro partite di calcio contro coetanei, ne combinano di tutti i colori.

Insulti all'arbitro che spesso è uno dei genitori degli stessi piccoli calciatori, ingiurie e parolacce contro gli stessi bambini, urla, assalti alla recinzione del campo, risse tra papà e mamma inferociti. I bambini non ne potevano più dalla vergogna e così il giovane dirigente della società (Michele Mango - forse lucano d'origine come il cantante di Lagonegro) e gli stessi pulcini hanno annunciato, durante la cena sociale per gli auguri di Natale, di sospendere le partite contro la violenza dei propri sostenitori-genitori ultrà.

Una lezione di civiltà e di educazione anche se rivolta proprio a chi, per definizione, avrebbe dovuto essere lui a darle certe lezioni...

La cosa grave è che la società avrà certamente delle sanzioni economiche dalla FGCI provinciale a causa della sua mancata partecipazione alle partite.
Durante l'ultimo allenamento i pulcini si sono chiusi nello spogliatoio ed hanno disegnato due scritte significative rivolte verso le tribune:

"Lasciateci giocare" e "...Papà quando insulti l'arbitro mi fai vergognare..."

Forse c'è ancora speranza!


sabato 8 dicembre 2007

Il vero Nobel per la pace.

Sapete chi è questa donna? Per me è il vero premio Nobel per la pace, altro che Al Gore!
Si chiama Marguerite Barankitse, la sua è una storia al limite dell'incredibile e della follia umana.
Il 1993 assiste ad una strage indiscriminata. Davanti ai suoi occhi, legata ad una sedia, denudata ed ingiuriata, decapitano 72 persone, anche donne e bambini, A un certo punto gli assassini le pongono sul grembo la testa mozzata di una sua giovane amica. Lei non si perde d'animo e non impazzisce, ma riesce a convincere gli aguzzini a non uccidere 25 bambini e a liberarla, poi riunisce i bambini e li salva portandoli con se'.
Se avete voglia di approfondire, nella rete ci sono diversi siti che raccontano la sua storia, io vi dico solo che dopo aver assistito ai feroci massacri tra Hutu e Tutsi in Burundi, ha deciso di aiutare a vivere migliaia di bambini, di donne e di uomini. Cercando di far dimenticare loro la guerra e la tragedia, ospitandoli in una casa che è poi diventata un progetto di pace: la Maison Shalom.
Marguerite educa al perdono e alla riconciliazione, ma non senza giustizia: è stata la prima Tutsi del Burundi a deporre in tribunale accusando persone della sua etnia di aver partecipato ai massacri, per questo è stata più volte minacciata di morte.

giovedì 6 dicembre 2007

Clementina e Luigi non mollate!

Giusto il tempo per due parole.
La libertà e la dignità non hanno prezzo: Clementina Forleo e Luigi De Magistris ci stanno dimostrando cosa significa questa frase semplice e dura allo stesso tempo.
Credo che in questo momento ci siano tantissime persone per bene (anche tante per male purtroppo, come diceva Roberto Benigni, l'altra sera in televisione) che vi tengono d'occhio e non vi lasceranno soli.
Tenete duro, noi vi siamo vicini.
Non prevalebunt.

mercoledì 5 dicembre 2007

I dieci giorni che mi cambiarono la vita.


Dall'ultimo post sono passati dieci giorni.
Nel frattempo cosa è successo:
1) ho preso un supercimurro che ancora mi porto dietro;
2) ho cambiato lavoro da cinque giorni (e a 52 anni non è proprio una passeggiata!)
3) ho salutato una miriade di persone, molte delle quali rimarranno per sempre nel mio cuore e nella mia mente;
4) ho conosciuto in un giorno più di 150 persone, che sono curioso di conoscere ancora meglio;
5) non ho ancora trovato chi mi ha lasciato (sulla scrivania del vecchio lavoro) in regalo una cravatta molto bella(questa persona è pregata di presentarsi perché mi piacerebbe ringraziare come si conviene);
6) sono sempre più cotto e non vedo l'ora di dormire 10 ore filate;
7) sono convinto di aver fatto bene a cambiare lavoro anche se continuo a ricevere telefonate di amici, colleghi, ex datore di lavoro e conoscenti che si rammaricano (ma io gli voglio bene ugualmente, anche se sono andato via...);
8) non ho più paura del futuro.
9) incredibile! La telecom mi ha fatto funzionare Alice adsl nel Veneto (da fine settembre a ieri!!!).
Grazie a tutti quelli che mi sono stati vicini, da qualsiasi parte e in qualsiasi momento. Sapete che per me le relazioni umane sono la cosa più importante e che vi verrò a cercare tutti, prima o poi.
Un forte abbraccio e a presto.

domenica 25 novembre 2007

FREE HUGS


Stiamo per entrare nel mese di dicembre, fra un po' sarà Natale.
Non fate regali costosi ed inutili ad amici e conoscenti, regalate abbracci, anche agli sconosciuti/e, magari dopo averlo fatto, vi sentirete meglio anche voi.
Sapete? A volte è l'unica cosa di cui abbiamo bisogno. Un vero e caldo abbraccio.
Un po' di calore umano risolve tanti problemi.
Pensateci e guardate qui sopra il video di Juan Mann e sui link sottostanti quelli degli altri scatenati italiani.
Un abbraccio a tutti.
Rob

Abbracci gratis

Abbracci liberi

martedì 20 novembre 2007

Intervista a un segretario comunale.

Intervistatore: “Prima di tutto vogliamo spiegare cosa fa questa sconosciuta figura di dipendente pubblico? ”

Segretario comunale: "Ora come ora, credo che anche gli stessi segretari comunali abbiamo forti problemi a capire bene il loro ruolo. Comunque, non voglio polemizzare subito e Le dico che il segretario comunale e provinciale, un tempo non lontano, era considerato il notaio del Comune o della Provincia. Era insomma colui che dava pubblica fede agli atti dell'Ente in cui lavorava, ne garantiva anche un certo crisma di legalità ed era il vertice, cioé il capo, di tutti gli uffici.
Per questo motivo in ogni Comune o Provincia c'è un solo segretario generale."


Intervistatore: “Allora non è il segretario del sindaco, come qualcuno potrebbe credere?”

Segretario comunale: “Forse non mi sono spiegato bene. Facciamo un piccolo flashback. Fino al 1997 i segretari erano funzionari/dirigenti del Ministero dell’interno che rappresentavano, in qualche modo, lo Stato nell’Ente locale. La figura era presente fin dall’unità d’Italia e prima ancora nello stato sabaudo. Tra l’altro il segretario generale è una figura presente in quasi tutti i comuni del mondo, con diverse sfaccettature. Insomma laddove c’è un’organizzazione politica che rappresenta una piccola comunità, c’è anche un esperto di leggi e regolamenti che supporta tecnicamente gli organi politici nelle decisioni da prendere nell’interesse collettivo. Ma non si può parlare di una funzione di segreteria dell’organo politico (sindaco), che è cosa ben diversa dall’alta funzione di consulenza, di direzione e di garanzia che svolgeva il segretario comunale.

I: “Ma perché parla sempre al passato dei segretari e non al presente? Lei è ben vivo e vegeto!”

Sc: “Perché la storia e la figura del segretario sono cambiate moltissimo negli ultimi tre lustri.

Dal 1990 venne affidata al segretario comunale e provinciale anche un’ulteriore responsabilità: l’espressione di un parere di legittimità su tutti gli atti deliberativi dell’ente.

Successivamente, con la decisiva riforma del 1997, una delle cosiddette leggi “Bassanini” dal nome del ministro proponente, la figura del segretario venne completamente modificata (naturalmente in peggio e non solo per i segretari, ma soprattutto per i cittadini).

I: “Cosa intende? Si spieghi più chiaramente.

Sc: “Anzitutto, con una norma assolutamente illegittima perché incostituzionale, si diede al sindaco la possibilità di scegliere il segretario comunale in modo assolutamente fiduciario, senza alcuna forma di selezione trasparente, poi venne abrogata anche la funzione essenziale del parere di legittimità che era stato un caposaldo fondamentale della legalità negli anni dal 1990 al 1997 , venne, inoltre, eliminata la funzione di vertice degli uffici comunali e si istituì la figura del direttore generale, che in massima parte servì a dare un incarico pubblico, a spese dei cittadini contribuenti, a qualche sodale politico del sindaco o dei partiti che lo avevano sostenuto in campagna elettorale.

Insomma, in un sol colpo di legge si ottennero risultati clamorosi: mani sempre più libere delle amministrazioni (meglio ancora: mani libere dei sindaci e dei presidenti delle province) in tutte le scelte più importanti degli enti e, prima di tutto, nella scelta dei dirigenti. Questi ultimi, nominati fiduciariamente, non avrebbero mai più contraddetto l’amministrazione politica anche nelle decisioni più temerarie. Il tutto, ovviamente, a spese dei cittadini ed affidando nelle mani di pochissimi un abnorme potere locale senza controllo.

A proposito di controlli, nel 2001, con la legge costituzionale di riforma del titolo V, vennero aboliti anche i controlli preventivi di legittimità sugli atti di Comuni, Province ed AUSL, che prima venivano effettuati dai Comitati Regionali di Controllo. Il risultato fu ed è tuttora, quello di una tutela sempre minore dei cittadini nonché l’aumento vertiginoso dei contenziosi davanti ai giudici, soprattutto dei giudizi della Corte dei Conti per responsabilità di danni all’erario, come ricorda ogni anno il procuratore generale della Corte stessa.”

I:” Non c’è che dire, Lei delinea un quadro terribile, ma non sarà per caso che lo fa perché rimpiange i bei tempi andati, durante i quali avevate la possibilità di condizionare l’azione amministrativa dei politici locali, guadagnandovi per questo l’odio giurato e imperituro di partiti come la Lega Nord (ma anche di altri ben più “democratici”)?”

Sc: “No assolutamente. Sicuramente anche tra noi c’erano persone che interpretavano male il loro ruolo istituzionale, ma erano una minoranza sparuta e ben conosciuta. Il fatto è che con queste riforme, invece, si è -volutamente e deliberatamente- creato un grave deficit di controlli sulla legalità dell’azione amministrativa.
Lo stesso ministro Bassanini si faceva un vanto del fatto di essere riuscito ad approvare una legge – diceva- “a Costituzione invariata”, ben sapendo come la legge fosse incostituzionale. La conseguenza è che, ora, sono sempre più in pericolo i diritti fondamentali dei cittadini di questo Paese, come i diritti di uguaglianza, di libertà, di trasparenza, di giustizia sociale, il diritto al rispetto delle regole che sono garantiti (ancora!) dalla Costituzione Repubblicana. Una delle migliori Costituzioni al mondo, che se rispettata da tutti, non avrebbe nessun bisogno di essere modificata, come ancora alcuni vorrebbero.

Inoltre, vorrei ricordare che ai tempi di mani pulite, la categoria dei segretari comunali e provinciali è passata pressoché indenne dalla bufera giudiziaria, perché sostanzialmente formata da funzionari preparati, competenti, onesti e dotati di un alto senso dello Stato di diritto e delle istituzioni.

Per ultimo, la ciliegina sulla torta. L’approvazione di questa riforma fu fatta passare come un tassello importantissimo per vincere i ritardi della burocrazia e migliorare l’efficienza delle amministrazioni pubbliche. Bene, a distanza di dieci anni gli effetti sono sotto gli occhi di tutti, E’ migliorato qualcosa ?

I: “Lei mi fa venire l’orticaria, ma non posso controbattere nulla. E’ dunque finita la figura del segretario comunale come la conoscevamo fino alla fine degli anni 90?”

Sc: “Credo proprio di sì! La figura del segretario comunale, notaio, garante della legalità, delle minoranze in consiglio comunale e dei diritti dei cittadini è definitivamente finita. Devo dire che a questa fine hanno contribuito, in primis, gli stessi nuovi segretari comunali ed anche quelli vecchi, che hanno cercato di approfittare della situazione per fare carriere strepitose, strappare incarichi strapagati e fare le scarpe ai loro stessi colleghi. Anche io sono arrivato dopo 23 anni di servizio a non poterne più. Ho scelto di cambiare lavoro, se ci riesco, perché non sopporto più di dover vedere situazioni non gradevoli, che non mi piacciono più, anche se credo di essere riuscito finora a conservare la schiena dritta pure in questi anni di ignominia della categoria e della pubblica amministrazione.

Occorre anche ricordare che, ad oggi, il contratto di lavoro dei segretari non è ancora stato rinnovato dal 2001 ed è rimasto l’unico del pubblico impiego fermo al primo CCNL.

Solo dieci anni fa eravamo oltre 7000 segretari per circa poco più di 8000 enti, oggi siamo rimasti 4000 e rotti. Si registrano anche per questo situazioni paradossali: segretari che sono incaricati in cinque Comuni contemporaneamente, il che fa spesso dire che, stando così le cose, il segretario non serve più a nulla.

Ci sarebbero tante altre cose da dire, ma la carità di patria mi impone di tacere. Gli addetti ai lavori sanno bene di cosa parlo.

I cittadini comuni, invece, dovrebbero preoccuparsi seriamente della tragica situazione attuale negli enti locali, nelle società pubbliche che gestiscono servizi (fenomeno oggi sempre più diffuso e sempre più preoccupante) e in genere nella pubblica amministrazione per quanto riguarda il tema della legalità.

I: “Infine un’ultima domanda, forse un po’ provocatoria, se vuole.
Ma in tanti anni di lavoro accanto al potere non mi dica che non ha nessuno scheletro nell’armadio?”

Sc: “Se è vero che chi è senza peccato scagli la prima pietra, non dirò di essere senza peccato.

Può sembrare strano e capisco di fare forse la figura del fesso, però posso affermare con assoluta sicurezza: a) di non avere mai preso più dello stipendio che mi spettava (forse, in qualche occasione, come arretrati, inquadramento, galleggiamento ecc. ho preso anche qualcosa in meno e chiedo scusa per questo ai miei figli e a mia moglie), b) di non aver fatto carriera per grazia ricevuta, e, soprattutto, c) di non essere passato sul cadavere di nessun collega. Quanto al rapporto con i cittadini, ho sempre cercato di non pregiudicare nessuno e anzi di aiutare tutti. Ho aiutato anche gli amministratori, quando magari si trattava di fare un’interpretazione della legge più coerente con gli interessi dei cittadini e della comunità, anche se ho dovuto fare per questo delle forzature, diciamo, a fin di bene.
Ma se è vero che le vie dell’inferno sono lastricate di buone intenzioni, sicuramente ho peccato e chiedo perdono.

Se mi consente, però, vorrei terminare questa breve intervista affermando che una società civile e democratica non può sopportare a lungo lo squilibrio tra i poteri che la compongono, come quello che si sta verificando attualmente. Sovente sento parlare dai politici, da me frequentati per dovere di ufficio, che il primato della politica è sacrosanto, intendendo con questo dire che loro (i politici) devono prevalere su tutti.

Non è così, non è assolutamente così. Prima di tutto viene il primato della legalità e dei diritti fondamentali della persona umana. Dopo si può ragionare di tutto.

Nessun potere (politico, giudiziario, esecutivo), inoltre, può essere esercitato senza controllo e tutti coloro che impersonano le istituzioni pubbliche o private devono rispettare le leggi dello Stato.

Questa è l’unica base di partenza comune ed imprescindibile che si deve necessariamente premettere a qualsiasi ragionamento di riforma dello Stato e della società italiana.

Occorre riaffermare il primato della legalità e delle regole condivise ed applicate a tutti senza condizioni, se vogliamo che l’Italia diventi finalmente un Paese “normale”.

Sullo stesso argomento leggi l'articolo sul futuro dei segretari (aprile 2004).

domenica 18 novembre 2007

Trilateral Commission e gruppo Bilderberg.



Sempre a proposito di poteri forti, associazioni segrete et similia, forse non tutti, anzi pochi, sanno che esiste una commissione internazionale non ufficiale che si chiama Trilateral.
Io l'ho scoperta da poco grazie ad un amico giornalista (un bravo e soprattutto onesto giornalista!).
La Trilateral conta come membri più di 300 influenti privati cittadini (uomini d'affari, politici, intellettuali) provenienti dall'Europa, dal Giappone e dal Nord America, con l'obbiettivo dichiarato di promuovere una cooperazione più stretta tra queste tre aree.
Su Wikipedia sono presenti alcune analisi critiche che paragonano la Trilateral ad una setta di persone influenti che serve a proteggere i loro affari e le attività delle società multinazionali che rappresentano, condizionando anche i governi nazionali dei vari paesi del mondo.
Nella Commissione sarebbero presenti anche membri del gruppo Bilderberg.
Il gruppo Bilderberg, o anche conferenza Bilderberg, è una conferenza internazionale annuale ad invito riservato e segreto a circa 130 esponenti, spesso con ruoli di rilievo nel mondo economico, finanziario e politico. Anche questa conferenza (a carattere di lobby) è molto ufficiosa e della stessa si sa ben poco poiché non ci sono né verbali né notizie ufficiali sugli argomenti trattati e sulle decisione prese. Si sa solo che si riunisce ogni anno, la località e i partecipanti. Vi invito a vedere sul link di wikipedia i partecipanti italiani!
Se leggerete le note sui link che vi ho inserito, potrete vedere che si parla di cooperazione e miglioramento della società umana, ma dai risultati e da come va il mondo in questi ultimi tempi mi pare che queste potentissime associazioni di persone influentissime non siano proprio orientate al bene comune di tutti gli uomini.
Termino questo post con una citazione importante: Kenneth Bouldin, docente universitario americano, scriveva sin dagli anni sessanta: "Si può perfettamente concepire un mondo dominato da una dittatura invisibile nel quale tuttavia siano state mantenute le forme esteriori del governo democratico".
Forse è per questo che a volte anche se cambia il Governo, da destra a sinistra, sembra che non cambi assolutamente nulla ?

sabato 17 novembre 2007

Un'altra società è possibile.

Da mesi su questo blog, nato per caso, vado affermando il principio della legalità, dello stato di diritto e del rispetto delle regole, del merito per valutare le persone et cetera.
Per questo riporto spesso degli esempi di altri Paesi che ritengo più civili del nostro e vi garantisco che la cosa non mi diverte. Perché come diceva Biagi questo, bene o male, è il mio Paese.
E' evidente che ogni società ha i suoi difetti e, lapalissianamente, si può tranquillamente affermare che nessuno è perfetto.
Ma sentite cosa sono capaci di fare in Inghilterra.
Notizia letta su l'Independent: due giorni fa un ministro del Governo inglese è stato multato di 100 sterline e penalizzato con decurtazione di tre punti sulla patente, perché mentre guidava, parlava al cellulare.
Notare due cose: il ministro guidava la sua auto (da solo, voglio dire!) ed è stato multato senza pietà.
Sembra fantascienza.
Eppure è così, semplicemente.
Le regole vengono fatte rispettare a tutti, indistintamente. La cosa fa notizia solo perché la violazione l'ha fatta un ministro che dovrebbe essere più attento al rispetto delle regole, per questo è maggiormente criticato dalla stampa inglese.
E' questo che intendo per STATO DI DIRITTO (scusate le maiuscole, ma quando ci vogliono, ci vogliono).
P.S. Qualcuno mi dirà che anche il vicepresidente della Regione Veneto (Zaia) qualche mese fa è stato multato per eccesso di velocità, ma sappiate che lui ha subito precisato che non era colpa sua: era in ritardo ad un importante riunione e poi ha lanciato una campagna per alzare i limiti di velocità.

domenica 11 novembre 2007

La Calabria, mons. Bregantini, il dr. De Magistris e i giovani calabresi.



Se l'Italia è in crisi d'identità, di legalità, crisi della politica, insomma profonda crisi sociale, la Calabria è ormai in coma profondo.
Sono nato in quella terra, un tempo bella e accogliente; con tante cose di qualità, a cominciare dalla cultura e dalle persone e, capirete, che soffro a doverne parlare, in un certo senso, male.
Eppure, forse c'era la possibilità di rinascere, di far ritornare quel senso dello stare insieme civilmente ed in modo solidale, nella legalità e nella normalità.
Nuove realtà emergevano faticosamente: i giovani di Locri, di Catanzaro e di tutta la Calabria; una certa parte di magistratura libera e indipendente, ma soprattutto coraggiosa; una Chiesa cattolica militante e attiva contro le organizzazioni criminali; l'associazione Libera di don Ciotti.
Invece, una serie di fatti, di "coincidenze", di "fatalità" non permetteranno questa rinascita.
Ieri due notizie mi hanno colpito profondamente e con me tutti coloro che hanno a cuore le sorti dei calabresi, che poi sono le stesse degli italiani (parliamoci chiaro).
La prima è che mons. Bregantini, vescovo di Locri impegnato come don Luigi Ciotti contro tutte le mafie, è stato promosso arcivescovo metropolita di Campobasso-Bojano e quindi andrà via dalla Calabria. Promoveatur ut admoveatur...?
La seconda è che il ricorso di De Magistris per scongiurare l'avocazione delle sue inchieste da parte del procuratore generale, è stato respinto dalla Cassazione per motivi formali.
Non essendo egli il capo dell'ufficio (il procuratore capo) non aveva titolo per presentarlo. Ora è chiaro che il procuratore capo non l'avrebbe mai presentato, perché è con lui che De Magistris è entrato in contestazione a causa delle sue inchieste. Dunque l'avocazione rimane e non sarà esaminata la sua legittimità perché i giudici della suprema corte non sono entrati nel merito del ricorso.
Ora aspettiamo il giudizio sul trasferimento d'ufficio da parte del CSM e dopo il quadro sarà completo.
Nel frattempo i giovani calabresi ed anche i più anziani sono lasciati soli e qualcuno ricomincia a pensare che forse è meglio fare come le tre scimmiette...
Che tristezza!

sabato 10 novembre 2007

Editto bulgaro si, editto bulgaro no.

Senza parole.





Enzo riposa in pace, noi ricordiamo tutto.

martedì 6 novembre 2007

Enzo Biagi è morto



Apprendo in questo momento la notizia, che purtroppo si attendeva da alcuni giorni.
Da oggi siamo più soli, noi cittadini.
Siamo più soli e meno informati di prima perchè Enzo Biagi era un giornalista-scrittore, un uomo di cultura, che aveva fatto del rispetto del prossimo, dei cittadini e delle istituzioni la sua personale legge morale. Come Indro Montanelli.
Ci lascia un grande personaggio del giornalismo mondiale e non solo, una persona sempre gentile e disponibile con tutti.
Ora, ipocritamente, lo loderanno tutti, anche coloro che lo cacciarono dalla RAI e da tutte le televisioni, togliendoci il piacere di ascoltare le sue garbate, quanto etiche, sincere e necessarie critiche a questo nostro decadente Paese.

lunedì 29 ottobre 2007

Stato di diritto e poteri forti (e occulti).


In questi giorni un altro giudice ha cominciato a parlare, denunciando gravi interferenze e minacce, probabilmente tese a farlo desistere dal compiere il proprio dovere.
Si tratta del giudice delle indagini preliminari di Milano, dr.ssa Clementina Forleo.
Strano che nessuno senta ancora la necessità di intervenire in merito, nemmeno gli organi istituzionali a ciò preposti.
Delle due l'una: il giudice dice il falso oppure dice il vero e allora bisogna occorrere in suo aiuto perché altrimenti è in pericolo la nostra stessa libertà, la democrazia, lo stato di diritto.
La dr.ssa Forleo, ricorderete, si è occupata recentemente di un caso di scalata ad un istituto di credito.
Da semplici cittadini dobbiamo seriamente preoccuparci di quello che accade oggi in Italia.
Free Burma, ma anche free Italy, per favore.
Ricordiamoci tutti che nella Costituzione della Repubblica c'è scritto che la sovranità è del popolo e che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge.
A più di 60 anni dalla nascita della Repubblica e a più di due secoli della rivoluzione francese, occorre ancora difendere questi semplici principi di libertà ed uguaglianza?
Dr. ssa Forleo non si abbatta e non molli (anche se può a volte sentirsi sola), noi cittadini perbene di questo strano Paese siamo con lei.
Non so perchè ma sento che qui ci sta bene questa bella poesia cantata dal grande Ivan Graziani:

e poi ci aggiungerei il carico da undici di Franco Battiato "Povera Patria":

sabato 27 ottobre 2007

Contadini e pastori sardi fanno lo sciopero della fame.


Nel 1988 una legge della Regione Sardegna, approvata per promuovere l'agricoltura nell'isola, incentivava i contadini e i proprietari di piccole aziende agricole a chiedere finanziamenti alle banche per migliorare la produzione agricola. L'incentivo abbatteva di dieci punti i tassi di interesse per i debiti contratti con le banche.
Nel 1991 la UE (comunità europea) dichiarava illegittima quella legge regionale e di conseguenza i debiti degli agricoltori (oltre oltre 700 milioni di euro) hanno portato al fallimento 5000 piccole aziende.
Molti di questi agricoltori disperati, sono stati richiamati dai paesi esteri dove erano emigrati e lavoravano serenamente, e invitati a ritornare nella loro terra e a investire i pochi risparmi di una vita di lavoro e sacrifici. Oggi hanno perso tutto e non per colpa loro. Le banche non battono ciglio e anzi si stanno fregando le mani, come Arpagone, perché sanno che quei terreni agricoli, messi all'asta e acquistati magari dalle loro società immobiliari, un giorno non molto lontano, potrebbero diventare un investimento immobiliare molto proficuo (sardegna+mare+speculazione edilizia).
La vita di migliaia di persone e la serenità delle famiglie non interessa agli speculatori. Qualcuno, disperato, si è già suicidato. Ma... the business is the business e i finanzieri non credono alle lacrime.
Solidarietà ai contadini di Decimoputzu che fanno lo sciopero della fame.

lunedì 22 ottobre 2007

Good News



Ogni tanto una buona notizia. Anzi un lieto fine per una storia brutta.
A Pegognaga (MN) un imprenditore, vittima di un furto in azienda, ha deciso di assumere i due ladri, dando loro un'opportunità che capita raramente.
"Ho capito che se hanno deciso di rubare - ha spiegato Vincenzo Croce, 52 anni, imprenditore napoletano - è perché erano disperati e non avevano altre scelte".

I due uomini, incensurati, erano stati beccati dai Carabinieri mentre stavano smontando alcune apparecchiature del capannone, che avrebbero poi portato via.
Arrestati e processati per direttissima sono stati condannati a sei mesi e una multa di 200 euro.
Invece di costituirsi parte civile e chiedere un risarcimento danni, Croce ha offerto loro un lavoro, regolarmente retribuito.
Leggete la notizia sul sito Comincial'italia.net

domenica 21 ottobre 2007

Le inchieste di De Magistris

Ieri è stata data la notizia dell'avocazione dell'inchiesta "why not?" da parte del procuratore generale di Catanzaro, era una delle indagini scottanti che stava facendo il PM De Magistris.
Di cosa si tratta ?
In questi video una sintetica descrizione.
Per chi volesse saperne di più, stasera su Rai tre la trasmissione Report, dopo un inchiesta sui parlamenti nel mondo, trasmetterà interviste e servizi inediti che spiegheranno perché Catanzaro è diventato un caso politico nazionale.


sabato 20 ottobre 2007

Fine della libertà


Una mia cara amica (Clotilde, sei grande!), mi ha segnalato un articolo di Marco Prato pubblicato sul sito di Cani Sciolti. In questo articolo si informa della presenza di un disegno di legge del Governo, peraltro approvato all'unanimità, che limiterebbe la libertà dei bloggers, anzi -diciamolo chiaramente- farebbe chiudere immediatamente tutti i blog italiani, a meno che non si registrino ad uno speciale registro dell'Autorità delle Comunicazioni anche se fanno informazione senza fini di lucro. Il disegno di legge obbliga inoltre a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all'albo come direttore responsabile.
Un altro articolo, sempre su Cani sciolti, ma tratto da punto-informatico.it e con un commento di Paolo De Andreis, dà conto più dettagliamente di cosa sono stati capaci di fare.
Credo che questa sia la dimostrazione migliore e più lampante che non siamo più, da tempo, un Paese libero.
La rete fa paura perché si può fare e dare informazione democratica al popolo bue, che così informandosi potrebbe diventare sempre più cosciente e, quindi, scegliere meglio i propri governanti ed il proprio destino.
E' vero che un disegno di legge deve seguire un iter parlamentare per essere approvato e diventare quindi legge dello Stato, ma anche solo la sua presentazione da parte di un Governo che dovrebbe essere democratico ed è sorretto da gruppi politici appartenenti, ora, ad un partito che si autodefinisce democratico, è davvero grave.
Qualcuno vuole fare espatriare i veri democratici italiani?
Sono interdetto, questa cosa non la credevo davvero possibile... ma "ormai abbiamo svoltato nel surreale" (frase di Tom Hanks/cap. Miller in "Salvate il soldato Ryan" quando Ryan dichiara di non voler tornare in patria con i suoi salvatori).
P.S. è uscito anche quest'anno il rapporto sulla libertà di informazione nel mondo, leggete qui.

martedì 16 ottobre 2007

Riforma Fioroni, io sono d'accordo.


Sono d'accordo sulla riforma Fioroni e non capisco perché alcuni studenti hanno fatto sciopero contro di essa.
Nel merito ed in sintesi la riforma prevede:
a) L'acquisizione delle "competenze chiave di cittadinanza" che costituisce il fine e la parte centrale della riforma dell'obbligo di istruzione. Si tratta di un insieme di saperi riferiti a quattro assi culturali: dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.
In altre parole più importanza all'italiano, matematica scienze e studio della storia-geografia politico-economica. Si spera di dare ai ragazzi delle basi fondamentali per dei cittadini del futuro coscienti del proprio ruolo nella società.
b) Linea dura contro i docenti scansafatiche con una serie di disposizioni che consentono di accelerare i tempi nell'applicazione del sistema sanzionatorio agli insegnanti colpiti da provvedimento disciplinare (120 giorni al massimo). I docenti fannulloni o incompatibili con l'insegnamento possono essere sanzionati o allontanati dal posto di lavoro. Insomma, una scuola più seria, se Dio vuole.
c) Reintroduzione degli esami di riparazione e del giudizio di ammissione agli esami di terza media.
d) Validità del voto finale della maturità e del diploma per l'ammissione alle facoltà universitarie a numero chiuso. Finirà, forse, la farsa dei test di ammissione.
Credo che ci siano le basi per una piccola rinascita della scuola italiana, sempre che coloro che applicheranno queste riforme avranno la testa e la voglia di farlo bene (come al solito siamo sempre nelle mani dei pochi volenterosi!).

Help 2.0 - feed back



L'amico Morgan ha pubblicato sul suo blog i risultati dell'iniziativa di Help 2.0.
I riscontri sono molto positivi, siamo riusciti a dare un po' di speranze a chi ne aveva bisogno.
Grazie a tutti coloro che hanno risposto alla domanda di aiuto di Gramos e soprattutto grazie a Morgan e ai suoi city angels di Roma.

lunedì 8 ottobre 2007

Facciamo il punto della situazione


Sono state giornate intense per la politica, per gli italiani che ancora credono nel futuro di questo Paese e per tutti coloro che vorrebbero un'Italia più vivibile.
Giornate intense e convulse a tratti poco comprensibili.
Per tutti coloro che non hanno tempo e voglia (a volte lo schifo è davvero troppo) di aggiornarsi sulla situazione lascio questo articolo di Marco Travaglio (non è un rivoluzionario estremista, ma è stato allievo di Indro Montanelli) che secondo me traccia una sintesi chiara di dove siamo arrivati.
Leggetelo con calma, se avete tempo leggete anche l'editoriale di Padellaro ed anche la falsa lettera di Licio Gelli (linkati nell'articolo), potrete farvi una vostra idea sulla situazione di questo Paese.
Non vi arrabbiate troppo.

p.s. La foto (che mi è piaciuta tantissimo) l'ho presa dal blog di Piccolé (La gatta sul tetto che scotta)

domenica 7 ottobre 2007

Evasione fiscale da 98 miliardi di euro per le slot machines


Questa notizia circola più o meno underground da qualche mese.
Lo scoop l'avrebbero fatto per primi due giornalisti del Secolo XIX, quotidiano di Genova.
Anche il blog di Grillo l'ha richiamata più volte.
Marco Menduni e Ferruccio Sansa in questo interessante articolo, affermano che i concessionari delle slot machines (quelle che si trovano ormai in ogni esercizio pubblico d'Italia) dovrebbero pagare allo Stato qualcosa come 98 miliardi di euro di tasse di concessione governative non ancora pagate.
98 miliardi di euro (avete letto bene stiamo parlando di miliardi di euro, non di milioni!) sarebbero come più o meno 2/3 leggi finanziarie di lacrime e sangue per i cittadini.
Io non faccio commenti perché negli articoli che ho linkato c'è tutto, lascio a voi i commenti.
W l'Italia.

martedì 2 ottobre 2007

Chi è De Magistris ?

Sulla parte destra del blog ho inserito un banner di solidarietà a De Magistris. Ma chi è costui ?
Difficile conoscere la sua vicenda perché i media se ne occupano pochissimo.
Provate ad andare su google e cercate il suo nome, vi appariranno pochissimi articoli sulla vicenda.
Luigi De Magistris è un magistrato coraggioso (per fortuna ancora ce ne sono) che ha iniziato alcune indagini scomode e pericolose soprattutto per la sua incolumità. Queste indagini riguardano l'intreccio, mafia, affari, politica, massoneria.
Il ministro della giustizia ha recentemente proposto al Consiglio Superiore della Magistratura il trasferimento di questo giudice da Catanzaro, dove opera, perché avrebbe commesso alcune irregolarità formali nelle sue inchieste.
Al dr. De Magistris va la mia solidarietà piena ed incondizionata, soprattutto perché sta lavorando per tutti noi, per tutti i cittadini di questo strano Paese e se verrà trasferito il suo lavoro verrà interrotto e forse perso definitivamente.
A Catanzaro anche i giovani studenti sono scesi in piazza per lui e sono stati puniti con provvedimenti disciplinari dal loro preside, qualche giorno prima gli stessi studenti erano andati all'incontro con il presidente della Camera dei deputati ed avevano ricevuto, per quella partecipazione, dei crediti formativi.
Guardate il video, è De Magistris che parla.

domenica 30 settembre 2007

Ritorno al futuro... Riapre il blog.



Sono tornato dopo 6 giorni e mi sembra già una vita.
Grazie a tutti gli amici che mi hanno sostenuto moralmente, davvero.
Anche un microsecondo dei vostri pensieri per me è ed è stato importante.
Ma ci pensate ? Non mi conoscete personalmente, però mi avete scritto delle cose bellissime e mi avete pensate per un poco, avete dedicato una, seppur piccola, parte della vostra giornata ad una persona che non avete mai visto de visu, della quale sapete ben poco, ma che comunque sentite vicina.
Secondo me è davvero una grande cosa avere degli amici che ti apprezzano e ti stimano solo per le tue idee, per quello che racconti e condividono le tue emozioni, le tue sensazioni, il tuo essere in questo mondo sempre più difficile e sempre più "caos".
Internet in questo è davvero rivoluzionaria, come la verità (Gramsci). Si dice che la rete è un mondo virtuale, forse è invece vero il contrario.
Io sono una persona molto semplice e molto spontanea e mi piace esternare i miei sentimenti senza nessun velo, perché non ho paura del giudizio del mio prossimo, forse perché ne ho invece bisogno.
Mi piace mettermi in discussione e verificare i miei limiti. Questo forse è alla base della voglia di cambiare, di partire, di sfidare nuovi obiettivi.
Attualmente la situazione si sta chiarendo, tutto si sta compiendo con lentezza, ma in modo costante. La decisione di cambiare lavoro è presa ed è per me irreversibile.
Questo mi riporterà nel Veneto (ritorno al futuro...), nella nostra casetta di San Donà di Piave, ma soprattutto dove ho trovato una qualità della vita migliore che in altri posti e dove ho amici a prova di lontananza.
Forse tra un mese tutto si compirà e vi racconterò in modo più compiuto alcune emozioni che ritengo importanti.
Per ora sappiate che ci sono, il blog riapre con meno interventi, ma riapre.
Scusate se i miei tempi di feedback ai vostri commenti saranno più lunghi, se non riuscirò a venire sempre sui vostri blog, abbiate pazienza, consideratemi un amico che è un attimo in difficoltà, ma che tornerà ad essere quello di prima appena possibile.

A proposito di attualità, la notizia del giorno:
Le liste per il partito democratico sono liste bloccate, cioè liste dove non si può esprimere una preferenza. Uguale all'attuale sistema elettorale per le elezioni politiche.
Ma non sarà poco democratico ? Sono sempre più interdetto! La nostra democrazia (!?) sta virando decisamente verso un regime totalitario!
Vi lascio un bel video:

lunedì 24 settembre 2007

Chiuso per cambio di lavoro

Ebbene sì, la decisione è presa: ho deciso di cambiare lavoro.
A questo punto chi non ne ha nemmeno uno di lavoro dirà: che fortuna!
Si certo, ho avuto fortuna, non lo nego, ma non so cosa mi aspetta.
Per l'ennesima volta, si cambia tutto e la mia famiglia sarà costretta a subirne qualche conseguenza. Non sono più un giovane con la responsabilità della sola mia vita.
So solo che la voglia di cambiare supera ogni difficoltà, la voglia di essere meno dipendente da un vertice politico, di essere meno precario di come sono ora, meno libero e, soprattutto, meno me stesso ha vinto ogni remora. Ho avuto un'opportunità e l'ho presa al volo, senza ma e senza se. Ho seguito il mio istinto come sempre, anche adesso che compirò 52 anni fra sei giorni.
Nel frattempo credo che sarò sempre meno assiduo su questo blog che è iniziato per gioco, per mettermi alla prova. Io che ne capisco di internet e html, quanto potrei capire di golf (non ho mai giocato).
Internet mi ha dato la possibilità di incontrare tante persone (non vi considero virtuali, ma vi ho sempre pensati come persone reali, sedute come me davanti ad un PC) con le quali ho condiviso delle idee importanti e meno importanti, ma sempre idee degne di questo nome.
Grazie a tutti, tornerò appena possibile.
Nel frattempo vi lascio questa cosa che ho trovato su internet (e non so se sia vera, ma mi ha colpito) e su cui mediterò nei prossimi giorni:


COMINCIA DA TE

Le parole seguenti sono scolpite sulla tomba di un vescovo anglicano
nella cripta dell'Abbazia di Westminster:

QUANDO ERO GIOVANE E LIBERO E LA MIA FANTASIA NON AVEVA LIMITI,
SOGNAVO DI CAMBIARE IL MONDO.
DIVENTANDO PIÙ VECCHIO E PIÙ SAGGIO,
SCOPRII CHE IL MONDO NON SAREBBE CAMBIATO, PER CUI LIMITAI UN PO' LO SGUARDO
E DECISI DI CAMBIARE SOLTANTO IL MIO PAESE.
MA ANCHE QUESTO SEMBRAVA IRREMOVIBILE.
ARRIVANDO AL CREPUSCOLO DELLA MIA VITA, IN UN ULTIMO TENTATIVO DISPERATO,
MI PROPOSI DI CAMBIARE SOLTANTO LA MIA FAMIGLIA, LE PERSONE PIÙ VICINE A ME,
MA AHIMÉ NON NE VOLLERO SAPERE.
E ORA MENTRE GIACCIO SUL LETTO DI MORTE, ALL'IMPROVVISO HO CAPITO:
SE SOLO AVESSI CAMBIATO PRIMA ME STESSO,
CON L'ESEMPIO AVREI POI CAMBIATO LA MIA FAMIGLIA.
CON LA LORO ISPIRAZIONE E IL LORO INCORAGGIAMENTO,
SAREI STATO IN GRADO DI MIGLIORARE IL MIO PAESE E,
CHISSÀ, AVREI ANCHE POTUTO CAMBIARE IL MONDO.


domenica 23 settembre 2007

Scuola, bullismo e affari

La scuola è ricominciata, come ogni anno. Ricominciano anche alcuni spiacevoli episodi di bullismo.
Naturalmente giornali di carta e telegiornali hanno informato sul tema con le dovute cautele essendo interessati dei minori.
Sono stati intervistati i genitori del bambino di 11 anni che ha subito la vicenda, i quali con molta dignità e comprensione hanno detto che non avrebbero denunciato i ragazzi aggressori perché capivano che era stata solo una bravata.
La reazione è corretta, giusta. A 12-13 anni, questa l'età del branco, non si capisce niente o quasi, ci vogliono delle guide.
Appunto quelle che sono mancate anche nella reazione, almeno quella che ho visto in TV.
Mi sarebbe piaciuto vedere e sentire non dico i genitori dei ragazzi irresponsabili del fatto che dichiaravano che i loro figli sarebbero stati debitamente puniti, senza telefonini, tv, cinema, scarpe e vestiti firmati, nutella e giochini per almeno un anno, ma quantomeno il dirigente della scuola e qualche insegnante dichiarare che saranno adottati giusti provvedimenti di punizione e riabilitazione (ricordate la prof. di Palermo che fece scrivere sul quaderno ai bulli "sono un deficiente"?).
Queste cose avvengono perché i ragazzi vengono lasciati soli, troppo soli, liberi di decidere che possono dire e fare qualcosa cosa, senza che ci siano regole per il rispetto degli altri.
Genitori, insegnanti, adulti cercate di fare il vostro mestiere, adempiere al vostro compito principale di educatori. Senza educazione, vivere in società è impossibile.
In ultimo, un piccolo consiglio al Ministro dell'istruzione e agli insegnanti.
A scuola si insegnano tante materie più o meno importanti, una sicuramente importante è l'educazione civica, che una volta (ai miei tempi, lo posso dire!) si insegnava assieme alla storia.
Ripristinate lo studio dell'educazione civica, la società migliorerebbe.
Come libro di testo per l'insegnamento nelle scuole consiglierei (buon secondo dopo Severgnini) questo bel Manuale:
Piccola filosofia del vivere civile di P.M. Forni, leggete la scheda.

P.S. A proposito di libri di testo, anche quest'anno grande polemiche su rincari e sul fatto che ogni anno gli editori fanno nuove edizioni dei libri, che sono poi praticamente identici a quelli dell'anno passato. Anche questa cosa è facilmente risolvibile, le scuole comprino tutti i libri necessari ai loro studenti e poi li prestino agli stessi in comodato d'uso con una piccola cauzione, vedrete che gli affaristi finirebbero i loro giochetti. Ma si vuole veramente ?

sabato 22 settembre 2007

Due pesi e due misure



Salta agli occhi come i cosiddetti "media" trattino diversamente le boutades di Beppe Grillo e di Umberto Bossi, Calderoli, Borghezio ed altri simpaticoni.
Se vogliamo essere puntuali e precisi, mi pare che Grillo non abbia mai parlato di fucili, proiettili, rivoluzione armata, dare fuoco alla bandiera, attaccare il Campanile di San Marco ecc. ecc. perchè la lista è lunghissima.
Eppure il potenziale istigatore di crimini è solo lui.
Ora, lo ripeto per esser chiaro, io non sono un fan di Grillo. Non lo eleggerei al Parlamento e nemmeno lo vorrei al Governo e devo dire che alcune espressioni non piacciono neppure a me, si può protestare in modo molto più elegante e civile.
Tuttavia, visto che l'Italia si trova in una situazione pessima da tutti i punti di vista e non sono stati né Grillo né i suoi sostenitori a causarla, ma solo ed esclusivamente la cattiva politica, quella con la "p" molto minuscola, perchè dargli addosso semplicemente ed invece non cambiare registro?
Anche D'Alema ieri sera al Tg1, in un momento di lucidità, ha detto: "Grillo e' la spia di un malessere che c'e' nel Paese e che deve essere considerato nelle sue cause. Poi il modo come questo si esprime puo' piacere o non piacere, ma questo lo considero perfino secondario. Al rischio del dilagare di un sentimento antipolitico la politica deve reagire producendo buona politica, buona amministrazione e riforme. Questa e' la sfida".

P.S. La prossima volta che qualche esponente della Lega Nord parla di fucili e pistole, mi aspetto che il direttore del TG2 reagisca prontamente con un editoriale di condanna.

martedì 18 settembre 2007

Politica e antipolitica


Ho aspettato un bel po' prima di postare qualcosa perché volevo parlare di questo argomento, ma in un momento di calma, anche mediatica.
Ora, invece, non posso più attendere.
Si può discutere del fatto che la proposta di iniziativa popolare sia inadeguata a risolvere i problemi della politica italiana oppure del fatto che Grillo usi termini offensivi o meno, si può anche discettare se la proposta delle liste civiche sia inopportuna, inutile, furba, deleteria.
Un fatto è evidente, le reazioni a quanto sta accadendo in questi giorni sono certamente molto scomposte e non proporzionate se è vero che Grillo è solo un comico e che la situazione denunciata non è realmente grave.
Proprio oggi alle 13, il direttore del TG2 ha mandato in onda un suo editoriale molto preoccupante.
In questo editoriale, che si può rivedere sul sito di Grillo, si cerca di criminalizzare il comico paragonandolo ai cattivi maestri degli anni di piombo.
Politica significa governo della cosa pubblica (Polis, la città dei greci) nel nome appunto di interessi generali, antipolitica invece il contrario.
Chi sta facendo politica e chi antipolitica?
Penso che i cittadini che vogliono far funzionare meglio il nostro Paese, a prescindere dalle loro convinzioni ideologiche, hanno il diritto di pretendere dai loro rappresentanti la coerenza dei loro comportamenti in relazione al mandato che hanno ricevuto.
Loro cosa fanno invece ? Modificano la legge elettorale affinché, mediante liste bloccate, non possiamo più nemmeno scegliere i candidati, che sono scelti dai segretari dei partiti, aumentano i loro privilegi, consolidano un sistema di cooptazione dei dirigenti pubblici in barba alla Costituzione che prevede i concorsi pubblici per gli impieghi pubblici, aumentano a dismisura il loro potere e diventano assolutamente autoreferenziali. Non devono cioè rispondere a nessuno, nemmeno al popolo che li ha eletti...
Continuano a far finta di nulla, hanno conquistato la loro poltroncina e se la vogliono godere fino in fondo.
Qual è l'antipolitica ?

domenica 9 settembre 2007

La legge è uguale per tutti (corollario necessario di uno stato di diritto).


Cosa significa la legge è uguale per tutti lo sappiamo tutti molto bene, quanto poi all'applicazione pratica di questo principio, son sicuro che ognuno di noi avrebbe qualcosa da dire.
Qualche giorno fa da Firenze è partita una campagna (per la verità più mediatica che di sostanza) in favore del rispetto della legalità nelle città a cominciare dai cd. "lavavetri".
Un assessore comunale ha firmato un'ordinanza per impedire a questi soggetti di mettersi ai semafori, chiedendo a volte con troppa insistenza, agli automobilisti di passaggio, di farsi lavare i parabrezza delle loro auto. Da questa vicenda è nata una querelle sulla legalità e su altre questioni politiche, nelle quali mi riservo di entrare in merito in un prossimo post.
Quello che qui mi preme sottolineare è che ieri Beppe Grillo è stato accusato di demagogia da molti politici, mentre questa campagna mediatica partita da Firenze la reputo ben più demagogica.
In fin dei conti l'iniziativa del V-Day è nata per presentare una legge di iniziativa popolare che si ripromette di vietare l'ingresso al Parlamento (la massima istituzione democratica di questo Paese) a persone con precedenti penali, le quali non sarebbero degne di rappresentare il popolo proprio per i loro trascorsi penalmente rilevanti. Se questa è demagogia...!
Ora, senza entrare nel merito del provvedimento, mi sia consentita una postilla di carattere tecnico-giuridico su quella famosa ordinanza.
L'ordinanza di Firenze è un'ordinanza contingibile e urgente, come tale è di competenza del Sindaco o di chi legalmente lo sostituisce (cioè il vicesindaco) e non può essere firmata da un assessore, pena la sua illegittimità per vizio di incompetenza.
Dunque, chi chiede il rispetto della legge con un'ordinanza, poi non rispetta la legge sulla competenza dei provvedimenti amministrativi.
Ritornando ai principi dello stato di diritto, ricordo a me stesso che si chiama Stato di diritto quello Stato dove tutti, ripeto tutti, anche i rappresentanti dei poteri istituzionali costituiti, devono rispettare tutte le norme dell'ordinamento giuridico ( e non solamente alcune a piacere).

sabato 8 settembre 2007

8 Settembre 1943


Sono passati 64 anni da quel fatidico giorno in cui venne comunicata agli italiani la firma dell'armistizio di Cassibile.
Dopo, nulla sarebbe stato uguale a prima. Fu una giornata di scelte di vita per migliaia e migliaia di giovani soldati, di ufficiali, di cittadini italiani sparsi in europa, di donne e di uomini. Ognuno avrebbe interpretato il sibillino messaggio di Badoglio a suo modo. Anche i Tedeschi, che erano già pronti ad occupare l'Italia con un'operazione militare già preparata molto tempo prima.
Da quel giorno si succedettero in Italia eventi terribili in cui persero la vita migliaia e migliaia di persone civili e militari, non ci fu famiglia che non ebbe i suoi lutti e vicissitudini incredibili, l'Italia fu divisa in due con la repubblica di Salò, ma cominciò anche per il popolo italiano il riscatto dalla dittatura.
Oggi ricorre quella data e un comico italiano e tante altre persone di buona volontà hanno deciso che dovrà essere una giornata di impegno civile in favore della democrazia e della libertà di questo Paese, ancora oggi occupato da un potere che si esercita non a favore di tutti i cittadini, ma solo di poche persone: moderni oligarchi o la casta come è stata chiamata.
La giornata sarà utilizzata in concreto per raccogliere le firme per un disegno di legge di iniziativa popolare, come prevede la nostra Costituzione (art. 71, 2° comma). Questa proposta di legge prevede tre punti fondamentali: 1° I condannati non potranno sedere in Parlamento, 2° non si potrà essere eletti per più di due legislature, 3° elezione diretta dei parlamentari da parte dei cittadini elettori.
Speriamo che gli stessi italiani abbandonino per sempre l'idea di entrare nel novero dei furbi o dei furbetti di qualsiasi genere e prendano coscienza del piacere che ci può essere a vivere in uno stato di diritto, dove tutti hanno uguali doveri ed uguali diritti, in uno Stato dove, come diceva nel 400 a.c. un cittadino ateniese di nome Plenide, "per condurre una vita morale, bisogna fare più di quanto ci è richiesto e meno di ciò che ci è permesso".




venerdì 7 settembre 2007

Rugby ed affari


Da oggi iniziano i campionati mondiali di rugby in Francia e non sarà possibile vedere le partite della nazionale italiana se non su Sky sport.
E' una vergogna che lo sport debba essere mercificato in questo modo. Fino a qualche tempo fa solo La7 trasmetteva le partite della nazionale di rugby, ma almeno si potevano vedere liberamente.
La Rai no, è troppo impegnata con il calcio, tutti i giorni dobbiamo sapere che sta succedendo al mondo del calcio, anche le indiscrezioni più banali.
Ma dico io, che il canone lo pago, capisco che le partite delle varie squadre siano a pagamento, ma almeno le partite della nazionale di rugby, come quelle delle nazionale di calcio e di altri sport, fatecele vedere. La gente poi s'arrabbia per davvero !!!
Domani Italia vs. New Zealand, ora vi lascio la Haca degli All Blacks, un mito...

martedì 4 settembre 2007

Ecco svelato il mistero di Help 2.0

Non credo fosse un grande mistero, il nome già parlava chiaro e anche tutte le parole spese.
Questo post di Morgan sul suo blog Acme del pensiero spiega tutto.
Ora si tratta solo di rinunciare a un cappuccino, oppure al giornale quotidiano o a tutt'e due per ridare il sorriso ad un bambino. Poter dire: oggi ho fatto una cosa giusta.
Se non siete d'accordo non dite nulla, vi prego, ma io sono fatto così, a 52 anni (il 1° ottobre prossimo) mi entusiasmo ancora e mi piace sognare, ringrazio Morgan ed i suoi amici per quello che fanno.

lunedì 3 settembre 2007

HELP 2.0 countdown

Dal sito Acme del Pensiero di Morgan:
"Mancano poche ore a Help 2.0.
In quest’ultima settimana la notizia dell’iniziativa è comparsa un po’ ovunque sulla rete: sui blog e sui forum, su vari siti e perfino, mi è stato detto, come argomento in alcune chat.
Tanti si chiedono che cosa mai potrà essere e forse domani qualcuno dirà: - Ma potevate dirlo subito! – o cose simili.
In realtà, ciò che dovrebbe essere chiaro dopo l’anticipazione di martedì scorso è che dietro c’è stato l’appassionato lavoro di alcuni blogger che hanno dedicato tempo ed energie con persone conosciute attraverso il proprio blog.
I blog non solo come casse di risonanza per polemiche e gossip spesso, ma come un vortice impetuoso con un obiettivo solidale unico.
Per quale ragione?

Da quando è nato Acme del Pensiero, sostenuto dalle mie esperienze e anche dal volontariato in compagnia dei City Angels qui a Roma, ho fatto mia sempre più l’idea che in Italia si parla tanto di solidarietà, però, in verità, sono una minoranza coloro che davvero in modo disinteressato si dedicano agli altri.
Quante volte qualcuno mi ha detto: - Ma chi te lo fa fare ad andare a rischiare la vita alla stazione Termini con dei poveracci quando è una loro scelta?! -.
E alcuni anni fa mi dicevano: - Non ti rattrista stare con i bimbi malati di tumore? -.
E prima ancora negli Stati Uniti: - Tu sei pazzo! Queste fanno le puttane e tu ci vai a parlare con la stupida speranza di tirarle via dalla strada!-.
E prima: - Sono drogati e ubriaconi di merda, lo capisci, lasciali perdere! -.

Già tali frasi rivelano una grande ignoranza: non tutti scelgono, o meglio, spesso accade che qualcuno sia talmente depresso e scoraggiato che le scelte le subisce. Non solo. Se anche fosse una loro scelta, per quale ragione dovrei chiudere le mie porte?. Inoltre, il destino arriva senza avvisare.
Sono dell’idea che nella vita vi siano momenti atroci per tutti ed esistono, a causa di timori e contesti diversi, tantissimi modi per affrontarli. Ahimè a volte si cade nell’illegalità, e in questo non mi sento certo di essere un ingenuo bonario, tuttavia le generalizzazioni negative tendono solo ad allontanarci dalle verità, dalle problematiche della gente e semplicemente farci chiudere gli occhi.
E in questo mondo oramai globalizzato tirare dritto con le bende agli occhi è da IRRESPONSABILI.
Perché?
Perché tuo figlio che è un bimbo magari si troverà a contatto con un povero che lo vuole derubare della mancia che tiene in mano oppure tua figlia adolescente incontrerà un uomo disperato e violento o un ubriacone che le taglia la strada in auto, ecc.
Siamo tutti in contatto l’uno con l’altro e sperare di fare la propria vita isolati dal mondo e dalle sue problematiche è da poveri illusi. Quando meno ce l’aspettiamo capita un fatto spiacevole alla propria famiglia e allora pianti, disperazione, rabbia e tutto il resto.

La domanda è: che cosa hai fatto per il mondo? Quale tipo di azioni hai messo in campo per migliorare la collettività che ti circonda?
Sono domande serie e invito, se mi permettete, di trattarle con la giusta riflessione.
L’egoismo dilagante di questi tempi, condito di apparenza e potenze pecuniarie, è da poveracci. Sì, avete capito bene: il poveraccio è chi vive superficialmente fregandosene di chi gli sta attorno con condizioni di vita misere. E chi gli sta vicino potrebbe avere problemi di eroina, potrebbe soffrire di una malattia rara, potrebbe subire uno sfratto ingiusto, potrebbe tante altre cose.
Domani è uno di quei giorni in cui ci possiamo sentire tutti più vicini e partecipi. A volte basta poco, davvero poco."

giovedì 30 agosto 2007

Un'iniziativa importante: HELP 2.0



Ci sono persone, che non si fermano alle parole, ci sono persone che riescono anche a tradurre nelle loro azioni quotidiane, il bene che hanno dentro di loro e a donare al prossimo un po' d'amore.
In questo modo riescono ad esprimere quello che in realtà ogni essere umano racchiude in se': il mistero e la bellezza dell'esistenza umana.
Questa iniziativa che sarà svelata il 4 settembre è partita,per quanto ne sappia, dal blog di Morgan.
Conoscendo le cose che hanno fatto finora (lui ed il suo gruppo: i City Angels) sono convinto che sarà un'iniziativa importante per tutti. Non ci resta che diffondere la notizia, aspettare e partecipare...
Vogliamo o no essere protagonisti del cambiamento di questo mondo ?

lunedì 27 agosto 2007

TOP FIVE


Ricominciamo la settimana con una cosa più leggerina.
Ho letto sul corriere.it questo articolo. Pare che la mania del momento sia chiedere a tutti quali sono le 5 cose che si desidera fare prima di morire.
Ora fate pure gli scongiuri, naturalmente, ma voi cosa vorreste fare ?
Io ci devo pensare,non è mica facile rispondere e se poi viene fuori il Genio della lampada e sbaglio qualcosa...

venerdì 24 agosto 2007

Incendi

Sono sempre più indignato!!!

mercoledì 22 agosto 2007

Antonino Scopelliti: una persona da non dimenticare.

Per la serie eroi borghesi voglio ricordare su queste pagine una persona davvero speciale che ha fatto il proprio dovere fino alla morte.
Antonino Scopelliti, mio conterraneo, fu definito anche giudice solo.
Fece il Pubblico ministero presso la Cassazione nel primo maxi processo a Cosa Nostra, quello istruito da Giovanni Falcone, per intenderci.
Venne ucciso in Calabria nel 1991, a causa del suo profondo senso del dovere come molti altri giudici, per la sua morte non è ancora stata fatta giustizia e, purtroppo, ormai sta per essere dimenticato dai più, ma soprattutto dalle istituzioni.
Ci sono centinaia di morti ammazzati dalle organizzazioni criminali che comandano in alcune parti del paese, grazie anche all'incuria colpevole di tutti, quasi tutti sono commemorati e ricordati in diverse occasioni, ma Scopelliti è stato ormai quasi dimenticato. Non è giusto!


lunedì 20 agosto 2007

Senso civico



Ieri ho letto sul Corriere del sera, nella cronaca di Milano, che ci sono persone che non riescono a resistere vedendo per strada bottiglie vuote, lattine, cartacce. Le raccolgono, anche furtivamente, per non farsi vedere quasi se ne vergognassero e poi le buttano nei cestini. Fanno cioé quello che avrebbe dovuto fare chi le ha buttate in terra.

C'è addirittura, un sistemista informatico a Milano che va in giro, nel tempo libero, con un bidone di vernice bianca a ricoprire sui muri le scritte incivili dei writers che rendono brutta ed inestetica la città.

E' come un istinto che li costringe a farlo, come se la strada fosse il pavimento della loro casa, come se il prato fosse il giardino della loro casa ed in effetti lo è. Nelle città del nord europa i cittadini hanno questa idea delle loro città,per questo non le insozzano e le proteggono.
Noi italiani invece consideriamo la città e lo spazio pubblico come terra di nessuno, che idioti!

Per fortuna ci sono anche questi signori che il Corriere chiama i "guerrieri del decoro".

Non so se siano leggende metropolitane, ma vi assicuro che mi piacerebbe che ce ne fossero dovunque di persone così.

Il degrado ambientale in Italia aumenta ovunque e non solo nelle strade.
Le spiagge fra poco avranno più cicche di sigarette che granelli di sabbia, fra un po' stenderemo i nostri asciugamani sui filtri delle sigarette.

Per non parlare degli scarichi a mare e dell'assenza di depuratori... In Grecia (11 milioni scarsi di abitanti, ogni isola ha il suo depuratore!),

La spazzatura ci sommergerà e non solo a Napoli, dove pare sia diventata una parte del paesaggio: quando arrivano i giapponesi restano delusi se trovano piazza Plebiscito pulitissima!

Vi confesso che anch'io ogni tanto raccolgo qualcosa da terra, mi sta venendo la paranoia?

venerdì 17 agosto 2007

Perchè pagare le tasse ?




Oggi, di venerdì 17 e sono pure a casa in ferie, volevo parlare d'altro.
Lo giuro!
Ma due giorni fa ho visto Valentino Rossi in Tv, poi oggi ho letto una dichiarazione di un eminente politico del nord ed allora non potevo esimermi da queste considerazioni.
Il senatore (non so se è ancora senatore o deputato, ma è conosciuto con questo appellativo ormai) ha detto: "non pagheremo più le tasse allo Stato, le pagheremo alle Regioni". Tralascio le considerazioni sulle sue motivazioni, per me poco comprensibili, anche perché le tasse statali sono diverse da quelle regionali, ma voglio soffermarmi sull'interrogativo "perché pagare le tasse ?".
Forse da cittadini che le tasse le pagano, dobbiamo una risposta anche al campione di motociclismo Valentino Rossi.
Premessa doverosa, con il termine "tasse" si intendono sia le tasse vere e proprie, sia le imposte (sui redditi per esempio), in realtà la tassa in senso stretto è il corrispettivo di un servizio pubblico. Ad esempio il ticket sanitario è una tassa, il prezzo del francobollo è una tassa (postale appunto), mentre le imposte, che sono genericamente divise in dirette (ad esempio l'IRPEF, imposte sui redditi delle persone fisiche) ed in indirette (ad esempio la marca da bollo), sono incassate non perché si è richiesto un servizio pubblico, ma sono dovute solo se si rientra in determinate situazioni di tassabilità.
Il principio generale di contribuzione alle spese di uno Stato è comunque alla base della tassazione.
E' un principio di solidarietà e di democrazia, tutti devono contribuire in misura progressiva ai loro redditi e in questo modo tutti concorrono alla quantità e qualità dei servizi pubblici ed a tutte le altre spese che lo Stato deve sostenere per i propri cittadini.
Nessuno Stato può fare a meno di un sistema fiscale.
Il punto però è riuscire a rendere equo il sistema, in modo tale che non si prelevi più del dovuto e del possibile e, soprattutto, che il prelievo fiscale non serva ad alimentare spese folli ed incongruenti.
Grazie a queste spese folli, che invece ci sono state, da qualche decennio (dal 1975 circa) l'Italia si trova esposta ad un grave indebitamento, infatti poiché le tasse non bastavano a pagare i servizi, per non aumentare oltre misura le stesse tasse, il Governo ha dovuto emettere obbligazioni, si è cioè indebitato con le banche e con i cittadini che comprano i BOT e i CCT.
Ora l'Italia è passata da una situazione floridissima degli anni '60 (quando governatore della Banca d'Italia era Donato Menichella) ad una situazione di forte debito pubblico (circa 1400 miliardi di Euro, si calcola che ogni cittadino abbia oggi circa 25.000 euro di debito) sul quale debito, naturalmente, bisogna pagare interessi, in questo modo il debito aumenta ogni anno e di conseguenza gli interessi da pagare e così via.
E' una specie di circolo vizioso che non porta nulla di buono.
Nello stesso tempo si calcola (dati del Ministero dell'economia) che vi siano almeno 300 miliardi di euro di evasione ogni anno che - se riscossi - potrebbero sanare in pochi anni il debito e rendere questo paese un paese all'avanguardia nella qualità della vita (naturalmente se avessimo anche dei governanti seri, ma questa è un'altra storia...).
Aggiungo un'altra considerazione etica, può reclamare diritti di cittadino e utilizzare i servizi pubblici solo chi paga anche le tasse (e non dimentichiamoci che ad esempio nel servizio sanitario aperto a tutti, pur con tutte le sue pecche, siamo secondi nel mondo solo alla Francia -dati di Repubblica di oggi!).
Ora capite perché sentire il Valentino che dice con quel suo tono da presa per i fondelli: " ma signori io vivo a Londra e pago lì le mie tasse" (anche se fosse vero!), mi fa davvero rabbia...

p.s. a proposito di spese folli, sapete quanto costa il logo in alto a destra, commissionato dal Governo Prodi alla Landor associated (americana) ? Solo (si fa per dire!) 80.000 euro, un'inezia a confronto del portale www.Italia.it commissionato dal Governo Berlusconi (ben 45 milioni di euro... !!!) (fonte Repubblica.it 15 marzo 2006)

mercoledì 15 agosto 2007

Anche a Ferragosto si può dire: ORA BASTA! (per la serie: La libertà non ha prezzo!)



Voglio ricordare qualcuno che non c'è più e che, sinceramente, ci manca.
Non c'è più perchè sono stati censurati, da destra e da sinistra... Anche oggi non si sa se Sabina Guzzanti e Daniele Luttazzi torneranno mai più in televisione a fare satira...

Siamo ancora un paese libero ? Per curiosità andate a vedere su questo sito l'ultimo rapporto sulla libertà di stampa pubblicato da Reporters sans frontieres, scoprirete che veniamo dopo Namibia, Benin, Trinidad & Tobago.

Ultimi tre video con il grande Luttazzi, nel primo racconta delle sue cause e nel secondo e terzo, intervistato da Biagi, ci dà la notizia - censurata da tutti i media - che ha vinto tutte le cause!









... e per finire, cosa ne pensava il Grande Indro Montanelli:

lunedì 13 agosto 2007

Bambini che muoiono (ogni giorno 30.000 nel mondo!)



Lo so è un argomento da pugno nello stomaco, non certo piacevole soprattutto nella settimana di ferragosto, ma continua ad accadere in tutto il mondo.
Anche in Italia, nella civilissima (!?) Italia.
In Darfur, nel Rwanda, come in Italia, in Africa come in Europa, nel mondo intero si uccidono o muoiono bambini e non si può rimanere senza nemmeno una parola...
Ieri a Livorno, oggi a Castelvolturno, domani dove ?
Non mi aspetto commenti, non ce ne bisogno, so che siete solidali, ma ritengo giusto ricordare questi angeli, vittime della violenza di questo mondo terribilmente ingiusto e schifoso.
Voglio ricordare anche i bambini soldati, i bambini abusati sessualmente, i bambini che lavorano come schiavi, i bambini orfani dell'AIDS e quelli malati dello stesso male, i bambini di strada abbandonati e tanti altri che non vivono un'infanzia degna di un essere umano.
Sul sito della Bruja ho letto una frase di Gibran: "Il desiderio è metà della vita; l'indifferenza è metà della morte." ed io non voglio restare indifferente.

giovedì 9 agosto 2007

Il Meme, questo (per me) sconosciuto...

Sono stato nominato per rispondere a un meme. Per prima cosa mi sono chiesto: ma cosa cavolo è un meme,. Sarà che sono nuovo di blog, sarà che ho una certa età (anche mia figlia di 5 anni una volta che io le dissi "guarda Clara che non ce la faccio a prenderti in braccio perchè ho una certa età", mi rispose: "Papi, ma anch'io ho una certa età"...), il fatto è che non lo sapevo proprio cosa fosse. Certo ne avevo sentito parlare, ma -giuro- non conoscevo la definizione. Così ho cercato su wikipedia (che risorsa!) e l'ho trovato, sapete che mi piace approfondire, no?
Ora siccome ci sono altre persone, (no, non voi, bloggers scafatissimi) che non sanno cos'è, di seguito metto un piccolo link per scoprirlo: Cos'è un meme.
Ma non voglio divagare, sennò il mari mi manda a quel paese.
Ho pensato tutto il giorno a queste paure quotidiane e non voglio più rifletterci perchè altrimenti diventano angoscie... ma il meme l'ho preso sul serio e voglio aprirvi il mio cuore.

1) paura di deludere il mio prossimo. Sulla mia affidabilità non possono avere dubbi, cerco di dare il meglio e quando mi succede di deludere (ah, se mi succede!) vado in crisi.

2) paura di ammalarmi prima di concludere la mia missione (aiutare a crescere e a diventare autonome le mie figlie).

3) paura che non si possa davvero cambiare nulla di questo mondo ed arrendermi all'ineluttabile.

Scusate se ancora una volta faccio il filosofo... ma è davvero così...

Visto che devo (lo prevede la tecnica del meme!) nominare qualcun'altro (con la speranza che non siano partiti per le ferie!), allora i signori nominati per rispondere sono:

Giuliana : http://giulianissima.blogspot.com/
Flipper: http://tuttosenzataboo.blogspot.com/
Kniendich: http://miportovia.blogspot.com/

Un abbraccio a tutti e i nominati non me vogliano...