lunedì 3 settembre 2007

HELP 2.0 countdown

Dal sito Acme del Pensiero di Morgan:
"Mancano poche ore a Help 2.0.
In quest’ultima settimana la notizia dell’iniziativa è comparsa un po’ ovunque sulla rete: sui blog e sui forum, su vari siti e perfino, mi è stato detto, come argomento in alcune chat.
Tanti si chiedono che cosa mai potrà essere e forse domani qualcuno dirà: - Ma potevate dirlo subito! – o cose simili.
In realtà, ciò che dovrebbe essere chiaro dopo l’anticipazione di martedì scorso è che dietro c’è stato l’appassionato lavoro di alcuni blogger che hanno dedicato tempo ed energie con persone conosciute attraverso il proprio blog.
I blog non solo come casse di risonanza per polemiche e gossip spesso, ma come un vortice impetuoso con un obiettivo solidale unico.
Per quale ragione?

Da quando è nato Acme del Pensiero, sostenuto dalle mie esperienze e anche dal volontariato in compagnia dei City Angels qui a Roma, ho fatto mia sempre più l’idea che in Italia si parla tanto di solidarietà, però, in verità, sono una minoranza coloro che davvero in modo disinteressato si dedicano agli altri.
Quante volte qualcuno mi ha detto: - Ma chi te lo fa fare ad andare a rischiare la vita alla stazione Termini con dei poveracci quando è una loro scelta?! -.
E alcuni anni fa mi dicevano: - Non ti rattrista stare con i bimbi malati di tumore? -.
E prima ancora negli Stati Uniti: - Tu sei pazzo! Queste fanno le puttane e tu ci vai a parlare con la stupida speranza di tirarle via dalla strada!-.
E prima: - Sono drogati e ubriaconi di merda, lo capisci, lasciali perdere! -.

Già tali frasi rivelano una grande ignoranza: non tutti scelgono, o meglio, spesso accade che qualcuno sia talmente depresso e scoraggiato che le scelte le subisce. Non solo. Se anche fosse una loro scelta, per quale ragione dovrei chiudere le mie porte?. Inoltre, il destino arriva senza avvisare.
Sono dell’idea che nella vita vi siano momenti atroci per tutti ed esistono, a causa di timori e contesti diversi, tantissimi modi per affrontarli. Ahimè a volte si cade nell’illegalità, e in questo non mi sento certo di essere un ingenuo bonario, tuttavia le generalizzazioni negative tendono solo ad allontanarci dalle verità, dalle problematiche della gente e semplicemente farci chiudere gli occhi.
E in questo mondo oramai globalizzato tirare dritto con le bende agli occhi è da IRRESPONSABILI.
Perché?
Perché tuo figlio che è un bimbo magari si troverà a contatto con un povero che lo vuole derubare della mancia che tiene in mano oppure tua figlia adolescente incontrerà un uomo disperato e violento o un ubriacone che le taglia la strada in auto, ecc.
Siamo tutti in contatto l’uno con l’altro e sperare di fare la propria vita isolati dal mondo e dalle sue problematiche è da poveri illusi. Quando meno ce l’aspettiamo capita un fatto spiacevole alla propria famiglia e allora pianti, disperazione, rabbia e tutto il resto.

La domanda è: che cosa hai fatto per il mondo? Quale tipo di azioni hai messo in campo per migliorare la collettività che ti circonda?
Sono domande serie e invito, se mi permettete, di trattarle con la giusta riflessione.
L’egoismo dilagante di questi tempi, condito di apparenza e potenze pecuniarie, è da poveracci. Sì, avete capito bene: il poveraccio è chi vive superficialmente fregandosene di chi gli sta attorno con condizioni di vita misere. E chi gli sta vicino potrebbe avere problemi di eroina, potrebbe soffrire di una malattia rara, potrebbe subire uno sfratto ingiusto, potrebbe tante altre cose.
Domani è uno di quei giorni in cui ci possiamo sentire tutti più vicini e partecipi. A volte basta poco, davvero poco."

9 commenti:

Albachiara ha detto...

non ti nascondo che non vedo l'ora che arrivi domani per conoscere, finalmente dopo una settimana che se ne parla, l'iniziativa di Morgan, sicuramente sarà ammirevole come del resto tutto quello che fa.
Allora appuntamento tra qualche ora sulla blogsfera!!!
Ciao

rob ha detto...

Si cara, a fra poco e buona giornata a tutti.

Kniendich ha detto...

Prescindere dalle proprie responsabilità nei confronti di chi sta peggio è sempre deplorevole. Tuttavia, permettimi caro Rob, di fare le opportune differenze, anche se mi limiterò per questioni ovvie di tempo e spazio. Le categorie dei "poveracci" include diverse sottospecie di problematiche...c'è la povertà, la miseria, le malattie, la solitudine e il destino stesso per le quali si nutre una grandissima pietà e che, grazie agli "addetti ai lavori" intendendo tutti coloro i quali sensibilmente si adoperano per donare un alito di speranza, sono spesso prese nella giusta considerazione.

Ma c'è anche, caro Rob, il lupo vestito di agnello...ossia tutti coloro i quali nella sventura, sviluppano una tale negatività verso il prossimo che porta poi a disgrazie di natura ben diversa....e permettimi di dire, non consiglierei ad una figlia di fare volontariato per aiutarli.

Molti immigrati clandestini ad esempio, necessitano di cure, comprensione, onestà.... ma tra loro subdolamente si nascondono terroristi, violentatori, anime maledette che ovviamente caratterizzano l'altra faccia di una stessa medaglia che costituisce le nostre società.

Ma in tutto questo la chiesa dov'è ? Lascio stare lo stato che latita reiteratamente da 50 anni, ma la chiesa è "immensa carità e rispetto" perchè non si da da fare un pò di più invece di sollecitare le reazioni umanitarie di gente comune che magari, non ha nè mezzi nè possibilità fisiche di poter concretamente fare qualcosa...

Non credo sia corretto aiutare tutti incondizionatamente, oggi, purtroppo vanno fatte le dovute distinzioni... non tutte le miserie sono senza scopo e non tutti gli aiuti sono senza lucro...

Attendo domani con il cuore..

Ti abbraccio..

rob ha detto...

Sai caro Kniendich è vero che non si può, anche solo per un fatto fisico, aiutare tutti incondizionatamente, si può solo cercare di alleviare un poco l'infelicità di quelli che vengono in contatto con noi, ciascuno secondo le proprie possibilità e la propria voglia di fare del bene.
Qui non si chiede di diventare tutti santi e di fare i miracoli, si chiede solo un piccolo aiuto, anche non materiale, ma assolutamente piccolo che se unito a quello di tanti può fare parecchio.
Il punto è che spesso le istituzioni a ciò preposte, spesso e per diversi motivi, non ce la fanno a dare le risposte adeguate a tutti i casi sociali che si presentano. Allora ci sono altre risposte che si possono offrire, sono quelle del volontariato, quelle della solidarietà del cittadino comune, come può essere un blogger come noi...
Tutto fatto in piena libertà, però seguendo un principio che, credo, dovrebbe muovere tutti nella vita quotidiana (e tutto sarebbe più facile!): se posso essere d'aiuto al mio prossimo faccio di tutto per aiutarlo e non mi giro dall'altra parte.

Il Mari ha detto...

Ciao Rob, sono tornato e un tuo post è finito nel mio meme.
In generale tutti i tuoi post che parlano di senso civico o di diritti e doveri del cittadino mi piacciono molto (ho evidenziato uno dei due sostantivi, quello che ci si dimentica più spesso).
Per HELP2.0 continuo a non capire niente, ma confido nel tuo buon aiuto.
A presto

Eclisse di luce ha detto...

Ciao Rob ti lascio il mio saluto.
E spero tanto che arriviamo all'obbiettivo alla fine di Ottobre per Gramos.

rob ha detto...

il Mari: grazie Maurizio per la tua solidarietà, so che è sentita.

Eclisse di luce: Grazie per essere venuta a trovarmi. Ho letto il tuo blog, molto bello, mi è piaciuto tanto.
Mi hai fatto ricordare le bellissime melodie di Ivan Graziani :-)

Eclisse di luce ha detto...

Ciao Rob sono felice che condividi con me il caro Ivan Graziani.
Grazie dei complimenti e della tua visita.
Un abbraccio e a presto.

Eclisse di luce ha detto...

p.s. Certo che mi puoi linkare.
Lo farò anchio.