sabato 22 settembre 2007

Due pesi e due misure



Salta agli occhi come i cosiddetti "media" trattino diversamente le boutades di Beppe Grillo e di Umberto Bossi, Calderoli, Borghezio ed altri simpaticoni.
Se vogliamo essere puntuali e precisi, mi pare che Grillo non abbia mai parlato di fucili, proiettili, rivoluzione armata, dare fuoco alla bandiera, attaccare il Campanile di San Marco ecc. ecc. perchè la lista è lunghissima.
Eppure il potenziale istigatore di crimini è solo lui.
Ora, lo ripeto per esser chiaro, io non sono un fan di Grillo. Non lo eleggerei al Parlamento e nemmeno lo vorrei al Governo e devo dire che alcune espressioni non piacciono neppure a me, si può protestare in modo molto più elegante e civile.
Tuttavia, visto che l'Italia si trova in una situazione pessima da tutti i punti di vista e non sono stati né Grillo né i suoi sostenitori a causarla, ma solo ed esclusivamente la cattiva politica, quella con la "p" molto minuscola, perchè dargli addosso semplicemente ed invece non cambiare registro?
Anche D'Alema ieri sera al Tg1, in un momento di lucidità, ha detto: "Grillo e' la spia di un malessere che c'e' nel Paese e che deve essere considerato nelle sue cause. Poi il modo come questo si esprime puo' piacere o non piacere, ma questo lo considero perfino secondario. Al rischio del dilagare di un sentimento antipolitico la politica deve reagire producendo buona politica, buona amministrazione e riforme. Questa e' la sfida".

P.S. La prossima volta che qualche esponente della Lega Nord parla di fucili e pistole, mi aspetto che il direttore del TG2 reagisca prontamente con un editoriale di condanna.

2 commenti:

Kniendich ha detto...

Non sono un fan della lega, nè mi considero tale per Grillo.

Tuttavia tengo a precisare che se Grillo è più gestibile, socialmente, dunque è molto più semplice condividerlo, lo stesso non può essere detto per la lega che spesso scantona in modo eclatante...

Però...c'è un però... la lega è il risultato di un malessee totale che in Italia è spesso stato del tutto ignorato. Le uscite di Borghezio o di Bossi non le ritengo una sorta di istigazione alla lotta armata, solo che in Italia siamo mooolto duri di comprendonio e di orecchi, specialmente i politici; piuttosto le vedo come il modo più veloce di far capire a tutti che gli italiani sono stanchi di subire. Psicologicamente le reazioni della lega servono alla politica per squotere un pò gli animi di chi la gestisce, per dare un segnale. Figurati caro Rob, che in Sicilia nelle ultime votazioni, la lega ha preso voti in più rispetto al passato e non è un segnale da sottovalutare..

E' utile anche questo in Italia, perchè questo è un paese a se stante, unico e alla deriva. Ovviamente nessuno a parte qualche squilibrato, si sognerebbe di seguire alla lettera i consigli dei vari senatori padani nè credo che questo sia l'intento della stessa lega.

Siamo in equilibrio, un equilibrio sopra la follia come dice Vasco Rossi...

rob ha detto...

Già, qualcuno ha detto che balliamo sull'orlo del baratro.
Io però volevo sottolineare che non si possono avere reazioni diverse a seconda dell'interlocutore, quando si reagisce alle "sparate" di Bossi e di Grillo.
Se poi te la devo dire tutta, io che ho vissuto per più di 18 anni nel Veneto e che ho ormai più amici lì che nel resto d'Italia, per colpa di qualche deficiente leghista e di quelle famose "dichiarazioni di guerra contro l'Italia" ho avuto dei brutti momenti e purtroppo sono stato costretto a modificare la mia vita per questo.
Nonostante ciò, dalla Toscana sto ritornando nel Veneto e tra i veneti che ritengo la regione più vivibile d'Italia e le persone più disponibili che ho conosciuto...