sabato 21 febbraio 2009

Lo stato di diritto

Ieri sera, mentre veniva approvato il DL sulle ronde, il Vaticano "osservava" che era morto lo Stato di diritto...
Io, invece, avevo già datato la morte definitiva qualche mese fa.
Precisamente quando veniva approvato il cd. "Lodo Alfano" quello che mette al sicuro dalla giustizia che colpisce i comuni mortali le famose quattro cariche più importanti dello Stato.
Unacosa davvero indecente, passata quasi sotto silenzio o, comunque, non contrastata nel modo giusto dalle opposizioni.
Oggi, senza opposizione, se non la voce -a volte inconcludente- della IDV, che io considero una formazione raffazzonata con all'interno delle brave persone ma anche alcuni strani individui per non dire altro, la maggioranza e il suo capo rischiano di sgovernare il Belpaese e di mettere sotto i piedi secoli di civiltà, fino alla dichiarazione dei diritti dell'uomo.
Ma tant'è, al popolo basta Sanremo, il GF ed altre amenità del genere...
Che mondaccio... e pensare che 40 anni fa dovevamo cambiare il mondo e realizzare una società più giusta.
Che amarezza!

Aggiornamento delle 18.07 dal Corriere.it.
Il portavoce del Vaticano ha detto che l'opinione di mons. Marchetto (il quale ieri aveva detto che lo stato di diritto aveva abdicato) non rappresenta la posizione ufficiale del Vaticano che non vuole entrare nel merito...

Che amarezza 2 !!!

lunedì 9 febbraio 2009

Giù le mani dalla Costituzione

La libertà non ha prezzo.
E così in questi giorni dove il vento sembra ricominciare a fischiare in modo tetro, ricordando altri inverni, bisogna riprendere la parola per difendere la nostra Costituzione Repubblicana e antifascista.
Non mi piace per nulla, ma proprio per nulla che dopo dichiarazioni ignoranti e conflitti istituzionali sempre più forti, non succeda quasi nulla e pochi si indignino.
Spero che sia solo una mia sensazione, ma stanno per arrivare momenti terribili.
Per quanto mi riguarda, non svenderò nè la mia dignità, né la storia familiare.
Resisteremo a difesa della democrazia e non saremo pochi.
La libertà non ha prezzo.

domenica 1 febbraio 2009

Facebook, il bene e il male...

Mi ero iscritto su Facebook, invitato da un amico, nel mese di giugno 2008, spinto anche dalla mia innata curiosità per i fenomeni sociali nuovi ed inaspettati.
Poi dopo qualche mese di scarsa "attività" il fenomeno ha raggiunto proporzioni così grandi che ho visto gran parte dei miei amici e conoscenti affollare la rete con i loro profili in Facebook, richieste di amicizie nuove, partecipazioni a gruppi, anche i più strampalati.
Però, da quando si è arrivati ai gruppi di appoggio a personaggi criminali, oppure a comportamenti razzisti, nazisti e fascisti, credo che non sia più possibile tollerare il comportamento dei responsabili di Facebook che lasciano tranquillamente il proliferare di queste idee sciagurate.
Mi si potrebbe dire: ma questa è la realtà, è la società. Questi comportamenti, queste idee, queste persone sono reali e sono presenti nella nostra realtà quotidiana, quindi perché fare finta che non esistono?
Non sono d'accordo, penso che chi ha la responsabilità di "governare" certi spazi, anche virtuali, debba porre rimedio, essere vigile e mettere dei limiti alle offese all'umanità che generano queste idee malsane.
Il confine tra il bene e il male non è sempre facile da individuare e nell'uomo, nello stesso uomo, vi sono entrambi: il bene e il male. Si tratta di fare delle scelte, tutti noi facciamo sempre delle scelte ed anche chi ha la responsabilità di Facebook e di altri siti che sono messi a disposizione della gente per comunicare deve scegliere cosa vuole perseguire se il bene o il male.
Sono stati bravi nell'aver messo a disposizione questi strumenti potenti di socializzazione, quanto altrettanto potenti nella diffusione di idee malsane, ma sono ora poco attenti nella gestione degli stessi strumenti, che rischiano di provocare danni sociali non indifferenti.
Io non ci sto, sono venuto via da Facebook e tu?