martedì 14 giugno 2011

Una svolta per l'Italia è possibile.


Oggi, dopo che il 54,15% degli AVENTI DIRITTO AL VOTO, ha detto NO a questo governicchio, possiamo essere sicuri che una svolta è possibile.
I cittadini italiani ora, se vogliono, possono riprendersi in mano il proprio destino e allora decidere per la libertà, per i diritti della persona, per l'equità fiscale, per lo stato sociale.
Il governicchio però sta preparando una riforma fiscale per dare un contentino alla Lega e, ancora una volta, la farà pagare ai soliti noti, cioé dipendenti (soprattutto pubblici) e pensionati, è questo aumenterà la disuguaglianza sociale e (speriamo) le incazzature .
Pensate che nel 2009 si sono incassati poco più di 147 miliardi di euro di IRPEF, di questi soldi il 93% è pagato da dipendenti e pensionati, il 7% da autonomi (artigiani e commercianti), imprenditori, professionisti. Una domanda (molto retorica): vi sembra giusto?
Allora ci sarebbero altre cose da fare.
A cominciare (1) dall'abolizione delle province (risparmio strutturale di 3 miliardi di euro) , che peraltro era nel programma elettorale del governo, (2) abolizione dei vitalizi ed altri privilegi per deputati, senatori, consiglieri regionali (risparmio strutturale di 1 miliardo di euro), (3) diminuizione drastica di autoblu e scorte a tutte le istituzioni (risparmio strutturale di 5 miliardi di euro), (4) far pagare l'ICI prima casa alle abitazioni di lusso e far pagare le frequenze nazionali rimaste libere del digitale terrestre (5/6 miliardi di euro).
Non parliamo, poi, del fatto che l'ISTAT stima (per difetto) in circa 275 miliardi l'economia sommersa, cioé il giro d'affari che non paga né IVA, né IRPEF/IRPEG, né contributi previdenziali/assistenziali, insomma 275 miliardi di euro completamente esentasse!!!
Basterebbero solo questi per il pareggio del bilancio dello Stato e permetterci di pagare meno tasse tutti...

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