domenica 10 giugno 2007

Bullismo? No, grazie!


La scuola è finita quest'anno in un'escalation di video e scoop di norizie che forse prima, per pudore, venivano nascoste.

Oggi la rete è impietosa, gli stessi autori di fatti e fattacci si autodenunciano pubblicando le prove dei loro misfatti.

Ma se i ragazzi non comprendono le conseguenze delle azioni che compiono, la maggior responsabilità dei loro comportamenti è prima di tutto di noi adulti, in famiglia, a scuola e persino per strada perchè abbiamo il dovere di richiamarli quando è necessario, educandoli alla vita di relazione. Invece, spesso e volentieri si abdica a questo ruolo, difficile ed ingrato, di genitori, educatori, cittadini.
Non sto dicendo che bisogna ritornare alle pene corporali (le bacchettate sulle mani o in ginocchio dietro la lavagna!), ma occorre sicuramente stigmatizzare i comportamenti negativi, perchè se questi sono sempre tollerati, quando i nostri pargoli diventeranno adulti, crederanno che sia assolutamente normale fare violenza, fisica o psicologica, a chiunque non ci sta simpatico!

Questa è ormai una società sempre più decadente e schizofrenica: se a Torino, il 5 aprile, muore un ragazzo perchè i bulletti della scuola lo chiamavano gay, a Palermo un'insegnante rischia di essere condannata a due mesi di carcere perchè ha chiesto al solito bullo che beffeggiava il suo compagno nello stesso modo di Torino, di scrivere sul quaderno "sono un deficiente" per cento volte. I genitori del bulletto hanno anche chiesto 25.000 euro per i presunti danni morali che il loro pargolo avrebbe ricevuto, mentre dell'altro ragazzino nessuno si preoccupa. Eppure dopo i funerali di Torino ci si chiedeva come mai il ragazzino suicida non fosse stato difeso da nessuno...

3 commenti:

Anna ha detto...

eh già, non mi immagino a Palermo, visto che a Torino è finita cosi male, cosa succederà! sono senza parole!

Anna ha detto...

Credo che sia anche la troppa informazione che fornisca esempi negativi, Più se ne parla più si crede (agli occhi dei più giovani eimmmaturi) che tutto sia possibile. Certo non dico che la censura sia la soluzione, assolutamente, ma ci vorrebbe oculatezza nella diffusione in tv e in rete di determinate vicissitudini.

rob ha detto...

@ anna: Il Giudice ha deciso di rinviare il processo perchè c'è stata un overdose di informazione...
Incredibile, ma vero! Il fatto è che è vero che i media condizionano i comportamenti dei giovani che sono più condizionabili e poi la voglia di emulazione fa il resto.
Però i giudici hanno il dovere di rendere giustizia...
Un caro saluto, anna. E facci sapere come vanno gli studi. I.C.A.B.