mercoledì 8 agosto 2007

Tu sei un bastardo!

E' il titolo di un pamphlet di Gad Lerner uscito due anni fa.
In questo libro Lerner critica l'uso e l'abuso delle identità, delle radici e delle origini che servirebbero solo ad aumentare le divisioni, i conflitti e vere e proprie guerre tra il genere umano, proprio in un'epoca in cui la cd. globalizzazione avrebbe dovuto superare le barriere, le differenze, eliminare le antiche rivalità religiose, etniche e sociali. Invece, proprio in questi ultimi anni si è diffusa un'incontrollabile tendenza ad esaltare le proprie origini e costruirsi una propria identità che si afferma superiore alle altre. Tutto questo non è assolutamente un segnale di progresso umano, anzi!
Vogliamo parlare di islamismo, ebraismo, cristianesimo,piuttosto che di bianchi o neri oppure di rom o di africani ?
Anche noi italiani non siamo esenti dal gioco delle identità, del sud, del nord, del centro, siciliani, piemontesi, calabresi, lombardi ecc. non possiamo certo dire di avere un'identità precisa se non a livello forse culturale... Anche io spesso ricordo di essere nato in Calabria e che mi sento veneto di adozione, mentre ora sono deportato in Toscana (parafrasando il poeta Virgilio che aveva fatto scrivere sulla sua epigrafe: Mantua me genuit, Calabri rapuere, tenet nunc Parthenopae...). A ben riflettere però con tutte le occupazioni e le invasioni di altri popoli che nel corso dei secoli abbiamo subito, proprio non possiamo dire di avere un pedigree purissimo. In realtà siamo tutti dei bastardi, per fortuna e come tutta la razza umana del resto. E' un principio della genetica che gli esseri viventi per sopravvivere devono conservare una forte diversità biologica o biodiversità.
Dunque ben venga il meltin' pot e, se siete dei viaggiatori (come me) dimenticate pure dove siete nati, non ha importanza. E' importante solo ciò che siete e che date di voi al vostro prossimo.
Vi lascio una bella canzone di Luca Carboni che, secondo me, ha davvero centrato il punto, anche prima di Gad Lerner!

4 commenti:

flipper ha detto...

Si, hai ragione siamo tutti bastardi..pensa a me. i miei nonni paterni son della prov di Padoa, ma i loro antenati austriaci.
i genitori mio papa sono lui di milano lei sicula. mio papa aveva la nonna di cremona, e gente pugliese...

insomma chi più ne ha più ne metta.

Il Mari ha detto...

Beh! Come tu sai sono nato a Padova da mamma veneta e padre di origine calabrese (un vero bastardo) ora abito a Torino.

A volte sentiamo parlare di Europa unita, quando facciamo difficoltà ad unire gli Italiani.

P.S. ti ho nominato per un meme

Nadia ha detto...

Avevo commentato ed è sparito tutto...mah...
Io ho papà lombardo e mamma veneta e un compagno del Friuli...un bel mix.
Comunque ti dirò che è bello conoscere usi e costumi dei vari paesi purchè questi non si impongano sui nostri. Non sopporto che gli italiani quando vanno all'estero devono adeguarsi al paese e gli stranieri in italia non lo fanno.Siamo noi che dobbiamo metterci al passo con loro.
Un es stupido: un italiano va a Londra e guai se non sa parlare l'inglese, il londinese viene in italia ma l'italiano lo parla ?Certo che no?!...Lo stesso per i tedeschi...L'unico popolo che deve sempre adeguarsi agli altri anche in casa propria siamo noi... buonanotte :-)

rob ha detto...

Per Flipper:
Infatti, mi fanno ridere quando parlano di terroni e polentoni...

Per il Mari: come sopra... :-)

per Orchideablu:
Non so cosa succede ogni tanto, anche io non riuscivo ad entrare ieri...
Allora, secondo me, gli stranieri vengono in Italia e non rispettano le regole perchè non per primi non le rispettiamo proprio noi italiani (e non le facciamo rispettare). Vedi per esempio i tedeschi che in autostrada fanno i pazzi o gli inglesi che sono costantemente ubriachi... (senza voler generalizzare troppo, naturalmente!)
Questo dimostra che gli uomini sono tutti uguali, le regole sono dappertutto, ma poi farle rispettare e un'altra cosa...
All'estero invece sono fiscali (giusti!) cioè le regole le devono rispettare tutti.
Pensare che noi abbiamo, in percentuale per abitante, il maggior numero di poliziotti(polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia municipale, guardie forestali, vigili del fuoco, ausiliari del traffico, polizie private ecc. ecc.)
L'ultima cosa è verissima, anche a me è successo a Parigi di far notare al conduttore del treno che a Venezia (da dove eravamo partiti) parlava benissimo italiano e a Parigi, il mattino dopo, non voleva più parlare italiano e si ostinava a spiegarmi in francese dove fosse la fermata del metrò... Lo mandato agli champs elysees.. :-)