domenica 9 marzo 2008

La RAI, noi e lo Stato.



Siamo proprio messi male, molto male sul piano televisivo e non solo.
Se qualcuno volesse trovare qualche trasmissione intelligente, istruttiva ed educativa nella programmazione RAI dovrebbe cercare con il lanternino di Diogene e nelle ore più impensabili, nelle ore che normalmente le persone normali sono al secondo o al terzo sonno.
L'altra sera, una delle tante, mi sono davvero indignato. Era l'8 marzo, correva il centesimo anniversario della nascita di Anna Magnani, una delle più grandi attrici italiane del primo dopoguerra e l'intelligentone che presiede la programmazione televisiva RAI ha deciso di trasmettere un bel film della nostra Anna, non tra i migliori, ma pur sempre un bel film: "La sciantosa", con Massimo Ranieri nella parte del soldatino della prima guerra mondiale. In quel film c'è quella bellissima e commovente scena in cui Anna canta 'O surdato 'nnamurato, famosa canzone del 1915 di due musicisti napoletani (Cannio e Califano). Il film sarebbe stato trasmesso alle 00.25, naturalmente non l'ho visto. Capirete la mattina mi alzo alle 5.40!
Mi direte: "ma ci sono i video registratori, perché te la prendi?"
Mi arrabbio perché non è possibile che vengano trasmesse fino alle 23.30, anche sulle reti RAI e salve due o tre eccezioni (come Report), programmi per cerebrolesi e deficienti. Vado in bestia perché in tutti questi anni di bombardamento scientifico di varie schifezze, di tronisti (che non sapevo chi fossero, poi mi sono costretto a guardare per una volta un'immonda trasmissione e ho capito), di veline e battute volgari, quanto davvero sceme e gratuite, non sento molte voci che protestano. Non ho sentito, per esempio, mai il Papa dire nulla in merito(certo ha altro da fare, ma mi piacerebbe che spendesse due paroline soltanto anche per questo).
In compenso ieri in autogrill, mentre andavo in Toscana, ho comprato un libro che mi era sfuggito. Si intitola "Intoccabili" di Saverio Lodato e Marco Travaglio, spiega perché oggi si può dire che la mafia è al potere e, forse, quando all'estero per sfotterci dicono italiani=spaghetti=mafia=pizza=mandolino, da qualche anno hanno pure ragione.
Di questo libro, l'introduzione (8 paginette) del compianto Paolo Sylos Labini, che non è certo un pericoloso comunista come si potrebbe invece pensare per gli autori del libro, vale anche di più dei soldi di tutto il libro (caro professore, spero che da lassù Lei ci guardi con la dovuta compassione!)
Vi riporto solo qualche riga.
".... Ma finirà questa stagione buia. L'importante è sapere che contro la mafia e i suoi protettori nelle istituzioni e nei consigli di amministrazione si possono fare grandi cose. Si sono fatte grandi cose. Se la prima e la seconda ondata dell'attacco, come quella dei fanti in certe battaglie della prima guerra mondiale, sono state decimate e respinte, la terza potrà avere successi più duraturi. Basta aver chiaro fin da subito che anche quella sarà una battaglia di minoranza, e anche per quella bisognerà mettere in conto la solitudine.
Intanto, per preparare la battaglia, bisogna conoscere. E' fondamentale l'informazione. L'attacco va portato avanti con fatti inoppugnabili e documentati..."
Ecco perché i blog e internet fanno paura e perché la televisione viene utilizzata sistematicamente per fare disinformazione ed anestetizzare le menti della gente.

1 commento:

Kniendich ha detto...

Rob... hai ineccepibilmente ragione.... a volte ne ho scritto anche io quà e là... non posso che farti i miei complimenti e gridare a gran voce che sono d'accordissimo con te...

Putroppo, è un segnale di mala cultura italiana, i deficienti pagano... quindi prima vengono loro con i relativi sponsor... poi la gente che con un pò di sale in zucca vive in modo del tutto diverso, ma questi ultimi non sono commercialmente sfruttabili...