sabato 29 marzo 2008

Alhème, quasi francese


Stamane ho comprato un nuovo libro. Si intitola "Alhème, quasi francese", è la storia di una ragazza algerina che vive a Parigi. La sua famiglia si è trasferita in Francia dopo che, all'inizio degli novanta, la madre è stata uccisa durante un raid terroristico. Alhème in arabo significa sogno, ma la sua vita a Ivry, nella banlieue parigina, non è certo un sogno.



E' una storia comune a tanti giovani immigrati, ma forse anche a tanti giovani del mondo occidentale di oggi. Precarietà, povertà, solitudine e difficoltà di integrazione e di rapporti sociali e umani in una società dei consumi e dell'egoismo sono barriere che viviamo tutti i giorni.


Vogliamo provare ad aprire tutti la mente e il cuore un tantino di più, staremmo certamente meglio.


4 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
rob ha detto...

Questo blog è sempre stato libero perché la libertà non ha prezzo, appunto. Poiché l'ultimo commento voleva lasciarci un virus come ricordino gratuito, sono stato costretto a moderarlo, per ora in seguito vedremo se lasciarlo di nuovo libero. spero non me vorrete.
In ogni caso vorrei dire a chi volesse riprovarci che ho molti amici nella polizia postale e, quindi, ci pensi bene prima di lasciare nuovamente le sue tracce su questo blog.
Grazie a tutti coloro che vorranno lasciare il loro commento su questo post.

ELLE ha detto...

un saluto carissimo e purtroppo è vero: è difficilissimo l'inserimento degli emigranti, come l'ostilità incontrata da sempre dai tanti italiani emigranti.

Eclisse di luce ha detto...

Caro Rob, ti abbraccio forte, e ti mando infiniti salutoni. ;O))