martedì 29 gennaio 2008

Qual è la destra e qual è la sinistra ? (Giorgio Gaber)


Credo che questione fondamentale, di questi tempi, sia per noi prossimi elettori di prossime elezioni anticipate capire chi vuole il bene comune, cioè il progresso e la crescita del nostro Paese.
Esercizio difficilissimo, perché ormai sia da destra che da sinistra sono bravissimi nella principale attività dei politici nostrani: “l’intortamento”, soprattutto in vista delle elezioni.
Per sgombrare il campo da ogni equivoco, vi dico subito che io concordo con chi dice che bisogna andare subito al voto. Il Paese ha bisogno di un Governo stabile e degno di questo nome, cioè che governi, prenda decisioni e stabilisca una rotta precisa.
Il punto critico di questa posizione è che la legge elettorale è davvero un insulto alla nostra intelligenza, ma soprattutto al principio democratico di rappresentanza.
Non modificarla significa non tenere in nessun conto i principi basilari della democrazia.
Lo diceva ieri sera Luca Cordero di Montezemolo, Presidente uscente di Confindustria, all’assemblea degli industriali di Pordenone.
Diceva anche che questo Paese per crescere ha bisogno:
a) di un veloce ricambio della classe dirigente;
b) di una politica energetica autonoma dalle multinazionali del petrolio;
c) di investimenti nella ricerca scientifica e nella innovazione tecnologica;
d) di svecchiare le Università, razionalizzando le sedi e i corsi di studio, facendo accorrere i cervelli buoni;
e) di privilegiare il merito a scuola, al lavoro, nella vita di tutti i giorni;
f) di redistribuzione dei redditi e di politica salariale legata ai risultati conseguiti nel lavoro.
g) di regole e senso civico;
Sono d’accordo su tutto e credo che noi elettori, a prescindere dalle posizioni preconcette e contrapposte (destra/sinistra) che ormai sono assolutamente insignificanti, dovremmo puntare su chi ci offrirà questi obiettivi, semplici e normali in altri paesi, quanto ormai desueti, dimenticati ed ostici in questa nostra Italia.
P.S. Non credo che, almeno per il momento, nessuno dei politici in campo ci offrirà mai questo programma a cominciare dal punto a)!

14 commenti:

Nikita ha detto...

Carissimo..era buono il peyote che ha assaggiato prima di scrivere il post?? :) :) :) Scusa il sarcasmo che non è assolutamente rivolto a te o al tuo post, e neppure a Montezemolo,ma era solo il frutto del mio sconforto...ma ancora una volta farò uno sforzo e proverò a crederci in un cambiamento possibile (in quanto sul necessario siamo tutti d'accordo).

Nikita

Mimmo ha detto...

...a che Santo votarci, caro Rob???

Kniendich ha detto...

Non posso che approvare quanto scrivi... anche se mi riservo alcuni punti personali di vista. Quello che fino a qualche anno fa era una bella speranza, oggi è solo utopia... lo sappiamo...

Buona giornata, carissimo

Lara ha detto...

Montezemolo ha la vista acuta: gli argomenti sono quelli giusti.

Come facciamo ad andare a votare, con questa legge elettorale?

Poi, CHI votiamo? Sono sempre gli stessi.

Ciao Rob.

enzorasi ha detto...

Dunque ti spiego. leggo il post di un fiato e altrettanto rapidamente penso di commentare. Però appena ci provo mi blocco in un modo che non so spiegarti, spero nel tuo intuito. Quindi lascio perdere e vado via...ma continuo a pensarci, a Montezemolo e a tutto il resto e così ritorno e rileggo, post e relativi commenti, e mi viene voglia di scappare, urlare, andarmene lontano, magari in sdegnoso isolamento. Pensi che sia pronto per un ricovero? Dimmi di no, ti prego Rob, dimmi che abbiamo ancora spazio.

JANAS ha detto...

allora ..il primo che si candida di voi...(eccetto uno) avrà di sicuro il mio voto!!

rob ha detto...

Consiglio per tutti:
leggere l'articolo di Franco Cardini su canisciolti.it Dal Titolo: I cittadini complici dei politici nel tracollo morale dell'Italia.
http://www.canisciolti.info/articoli_dettaglio.php?id=12690

fabdo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
fabdo ha detto...

Rob, l'articolo di Cardini, che avevo già letto, dice tutto quello che noi già sappiamo...
Vedere il mio Paese ridotto alla deriva morale e culturale è amaro. Sinceramente non credo in una rinascita, il malcostume è troppo radicato.

un ^.^

rob ha detto...

Cara Fabdo, naturalmente allo stato in cui siamo è estremamente difficile credere in una rinascita oppure in un cambiamento di rotta sostanziale. Siamo destinati a bere il calice fino in fondo, ma io sono convinto che alla lunga le cose dovranno per forza di cosa cambiare.
Quando diventerà insopportabile per la maggior parte degli italiani residenti, allora tutto cambierà.
Il punto è: quando?
Baci e abbracci.

JANAS ha detto...

ho postato un brano con traduzione della canzone dei Mattafix "Living Darfur) e dice:
vedi la nazione attraverso gli occhi del popolo
Vedi le lacrime che scorrono come fiumi dai cieli
dove sembra che ci siano solo confini
dove gli altri si girano e sospirano
tu devi risorgere x 2
(...)non puoi mai sapere
se ti abbatti, ti abbatti x4
tu devi risollevarti x 3

Nella canzone si parla del Darfur e del suo feroce conflitto ... ma è una canzone che invita a sperare e a non abbattersi.. quindi vale per chiunque anche per noi!!

max ha detto...

Ciao Rob sono qui in pace:)posso?
Posso solo essere daccordo con te,oggi non vedo chiaro nella politica(oggi...),se non cambia la classe dirigente e non arrivano forze più giovani,ci si arena in una palude e non se ne esce.
Ciao Max

rob ha detto...

Cara Janas sono d'accordo non è possibile abbattersi, anche nei momenti più drammatici dell'esistenza umana, occorre trovare comunque le ragioni per andare avanti.
Arrendersi sarebbe già una sconfitta, quindi finché abbiamo un filo di voce e di respiro resisteremo.

Max: certo che puoi non c'è problema. Anche se non condivido le tue idee sulle modalità di sciopero dei camionisti, non significa che non voglia limitare la tua possibilità di espressione.
Questo blog (la libertà non ha prezzo!) è aperto a tutti, naturalmente nel rispetto della dignità di tutti.

max ha detto...

Grazie allora,certo è giusto quello che dici,sempre nel rispetto della dignità di tutti.